Finita l’odissea del Wuhan Zall
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
CINA/DOPO TRE MESI I GIOCATORI SONO FINALMENTE POTUTI TORNARE A CASA

WUHAN. "Non mi sembra vero, siamo a casa". Il capitano Hang Li, uno dei calciatori locali del Wuhan Zall, si è commosso, al punto da dover stare attento a non bagnare, con qualche lacrima, la mascherina. La portava lui, la portavano tutti i suoi compagni di squadra e anche le centinaia di tifosi entusiasti che hanno affollato la stazione ferroviaria di Wuhan per accogliere il ritorno a casa dei loro beniamini, dopo 104 giorni di girovagare fra Asia e Europa. Per i calciatori della squadra della città epicentro della pandemia di coronavirus ci sono stati striscioni color arancione (come le maglie dello Zall), cori, canti e mazzi di fiori, e l'emozione è stata forte, perché anche in Cina ci si appassiona per il calcio, e questa squadra l'anno scorso sesta nella classifica della Super- League ha un vasto numero di sostenitori. Ma il ritorno in città dei ragazzi del tecnico spagnolo Josè Gonzalez ha significato anche la vittoria sul quell'avversario così ostico come il Covid-19, nonostante i timori di una seconda ondata, e che, benché tutti girino con la mascherina, è vicino il ritorno a una vita normale. Ma per la ripresa del campionato si dovrà ancora attendere. Questi giocatori sono gli stessi per difendere i quali Gionzalez ha dovuto dire "non sono mica degli untori" ai tempi in cui più di uno in Andalusia, a Malaga e poi Cadice, aveva fatto capire che la loro presenza non era poi così gradita. Il Wuhan Zall è la squadra che per potersi allenare, fuggendo da virus e restrizioni, era arrivata in Spagna per poi ritrovarsi, invece che su qualche campo, bloccata nell'hotel Encinar de Sotogrande a Cadice, dove quasi tutte le altre prenotazioni erano state annullate proprio per la presenza del- la squadra di Wuhan e delle relative preoccupazioni per il contagio. "Ci guardavano come fossimo dei virus su due gambe", si era sfogato coach Gonzalez. Il paradosso è stato poi che il Covid-19 sia arrivato in Spagna e che il Wuhan Zall abbia ritenuto conveniente tornare in Cina, dove la curva dei contagiati era in discesa. Ma con la chiusura dei confini iberici e la cancellazioni di molti voli la squadra era rimasta in stand by in Germa- nia prima di poter prendere un aereo per la Cina. Arrivata a Shenzen, tutta la comitiva dello Zall era stata messa in quarantena per tre settimane, prima di potersi spostare a Foshan, per riprendere gli allenamenti. Poi è arrivato il via libera per tornare a Wuhan con un treno superveloce da Guangzhou, e adesso è festa, soprattutto per coloro che dopo più di tre mesi rivedono i familiari. Ma da mercoledì prossimo tutti in campo, per la ripresa degli allenamenti perché arriverà anche il momento in cui Leo Baptistao tornerà a far sognare i tifosi con le sue reti spettacolari. E a Wuhan si potrà finalmente riparlare più delle prodezze del brasiliano che del virus.
















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