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Folla per lo scudetto

SERIE A/Nell’anno del Covid il campionato italiano diventa altalenante con emozioni e ribaltoni ogni giornata. Per adesso protagonista è il Milan, poi...


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di Giorgio Svalduz

ROMA. L'ammucchiata scudetto esalta lo spettacolo di una serie A mai così in bilico dopo nove anni di dominio Juve. Nove squadre in sei punti, dal Milan alla Lazio, sono un patrimonio da centellinare perché frutto di un livellamento in alto che genera partite ricche di gol, com'è accaduto raramente in passato, e che spesso si ribaltano a cavallo del recupero. È l'altro lato della medaglie di una stagione dilaniata dalla pandemia che flagella la nazione e che presenta il conto anche al calcio, senza pubblico e con squadre falcidiate. La livella del covid mette insieme riserve, titolari, staff tecnico, tifosi: Ronaldo, Ibra, Dzeko, Immobile, Dybala, il ct Mancini, Pioli, De Laurentiis sono alcuni dei protagonisti con- tagiati, col corollario di polemiche relative a tamponi e divieti che hanno coinvolto Napoli e Lazio. Bisognerà tenere duro fino al vaccino e le squadre, che si ritrovano dopo la sosta delle nazionali, tirano il fiato in vista di una volata che, nelle cinque settimane e mezzo fino a Natale, comprenderà sette turni di campionato e tre di coppe europee. I primi due mesi di serie A hanno cambiato parecchi scenari. Il Milan di un Pioli confermato con titubanza ha spiccato il volo in testa con un drappello di giovani governati da un Ibra d'acciaio, capocannoniere a 39 anni. La Juve, affidata al neofita Pirlo, ha stentato delegando la risoluzione del problemi a un Ronaldo sempre decisivo. Alti a bassi per l'Inter di Conte e l'Atalanta di Gasperini mentre il Napoli, senza il pasticcio dello 0-3 con la Juve, avrebbe forse una posizione migliore. Molti problemi per Roma e Lazio, che comunque hanno dimostrato di poter essere competitive. La conferma in alto del Verona è venuta con l'esplosione del Sassuolo di De Zerbi, che non usurpa il suo sorprendente secondo posto. Mancano all'appello Fiorentina e Torino, ma la stagione cominciata male potrebbe concedere un appello vista la competitività in atto. A differenza degli anni scorsi sono rimaste poche le gare dall'esito scontato. Il Milan di Ibra farà da lepre ma già la trasferta di Napoli potrebbe lanciare la fuga o preludere a un ricongiungimento. C'è uno scenario non improbabile che si profila nel prossimo turno. Se Napoli e Verona vincono con Milan e Sassuolo e se Roma, Juve, Atalanta, Inter e Lazio si aggiudicano gli incontri in cui sono ampiamenti favoriti, verrebbe fuori questa classifica: Milan, Napoli e Roma a 17, Juve e Atalanta a 16, Sassuolo, Inter e Verona a 15, Lazio a 14. Uno spot per una serie A sempre più spettacolare. Ma a prescindere dai singoli risultati, c'è la sensazione che mai come quest'anno il torneo riserverà emozioni e tanti gol per un lungo tratto. Il calendario indica che entro Natale c'è spazio per una ripresa della Juve, ma fino a inizio dicembre molte energie saranno consumate dalle coppe. In Champions la Juve è quasi qualificata, la Lazio ha molte possibilità, l'Atalanta abbastanza, l'Inter poche. In Europa League Milan e Roma sono a buon punto, il Napoli ha un girone più competitivo. Finora ha contato molto la classe e l'esperienza dei 'vegliardi’ Ibra, Ronaldo, Quagliarella, Dzeko, Palacio, Pandev, Pedro, Mkhitaryan, Caputo. Ma c'è stato spazio anche per gli emergenti Bastoni, Barrow, Ibanez, Castrovilli, Scamacca, Gabbia, Frabotta, Damsgaard, Locatelli. Ora si tratta di proseguire l'opera: lunga volata fino a Natale con posizioni più chiare. Poi se, in attesa del vaccino, la pandemia non spezzetterà la serie A si prosegue con una lunga stagione che avrà il suo epilogo con i campionati europei.

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