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Gattuso rischiatutto

SERIE A/Mezzogiorno di fuoco al «Maradona» nella partita dell’anno tra Napoli e Juventus, una sfida tra «amici» ma la posta in ballo per Rino è altissima


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NAPOLI. Se ci fosse stato il pubblico sugli spalti, quella di oggi al 'Maradona’ sarebbe stata, come sempre, la partita dell'anno. Napoli-Juventus ha un fascino particolare per i tifosi azzurri e il risultato, indipendentemente dalla pozione in classifica delle due sfidanti, assume sempre un valore particolare. Quest'anno, poi, c'è il precedente della disputa legata al mancato svolgimento della gara di andata, che è ancora da recuperare, elemento che ha contribuito a rendere ancora più evidente l'asprezza del confronto. Lo stadio sarà vuoto ma per Rino Gattuso tutto questo conterà ben poco. Ha la necessità assoluta di fare uno sgambetto al suo grande amico Andrea Pirlo. Il Napoli ha bisogno di far punti per mantenere nel mirino la quarta posizione in classifica, l'ultima che qualifica per la Champions League del prossimo anno, e peraltro, nonostante i silenzi di De Laurentiis, l'allenatore sa bene che un'altra sconfitta renderebbe ancora più incerta la sua posizione. Gattuso non può che fare affidamento, dunque, sul desiderio di riscatto dei suoi giocatori, le cui ultime esibizioni sono state particolarmente preoccupanti. Ma contro i bianconeri più che la tattica e la tecnica, dovrà contare il cuore. E per toccare le corde giuste in questo senso il tecnico calabrese è un vero maestro. I partenopei si avvicinano a questa sfida così importante in condizioni di grande disagio morale e di eccezionali difficoltà legate al Covid e agli infortuni, elementi che, messi assieme, hanno decimato la rosa a disposizione di Gattuso. Il tecnico può fare pochissimi sforzi di fantasia. Giocherà la stessa formazione che ha mandato inizialmente in campo contro l'Atalanta, con la sola eccezione di Mario Rui al posto di Hysaj. E non potrebbe essere diversamente. Gli uomini per Gattuso sono contati. La difesa è quasi ko, con il Covid che tiene bloccati Koulibaly e Ghoulam e con infortuni muscolari che costringono Manolas e Hysaj a rimanere fermi ancora a lungo. Va un po’ meglio a centrocampo dove l'assenza riguarda il solo Demme, ma in panchina Gattuso avrà a disposizione soltanto Lobotka e Ruiz, il quale ultimo è tornato ad allenarsi da qualche giorno, dopo tre settimane di stop dovuto al Covid. Si fa festa invece in attacco, reparto che vede la sola assenza di Mertens, infortunatosi durante la lontanissima partita con l'Inter del 16 dicembre, e tornato in campo per uno spezzone di dieci minuti in Coppa Italia con lo Spezia che servì soltanto a sancire le sue condizioni precarie e a determinarne il ritorno per le cure fisioterapiche in Belgio, dove ancora si trova. Giocheranno allora Lozano, Osimhen e Insigne, con Politano e Petagna in panchina pronti a subentrare in caso di necessità. La panchina sarà rinfoltita da diversi ragazzi della 'Primavera’. È un modo per far numero e dare loro una bella soddisfazione. Ma una mano al traballante Gattuso potranno provare a dargliela soltanto i suoi fedelissimi.

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