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Giochi, si naviga a vista

CORONAVIRUS/Due schieramenti su Tokyo 2020: il Cio prende tempo, aumenta la protesta degli atleti



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ROMA. La torcia olimpica passa di mano nel silenzio e a porte chiuse, da Atene a Tokyo, ma i Giochi della prossima estate restano il grande punto interrogativo dello sport mondiale, anche di fronte alle rassicurazioni del Cio. Tokyo 2020, con la determinazione del Cio e del governo giapponese di far svolgere le Olimpiadi nelle date previste (24 luglio-9 agosto) nonostante la pandemia mondiale in corso, continuano ad alimentare il dibattito. Lo sport è diviso, tra atleti che chiedono chiarezza subito, altri che parlano di scelte irresponsabili, dirigenti che con realismo chiedono di aspettare. Si naviga a vista, a fine maggio inizio giugno si capirà. Il punto messo mercoledì da Malagò.Intanto arriva la notizia che il coronavirus è arrivato fino al Cio, col contagio di uno dei suoi più famosi membri: Alberto di Monaco. Sebastian Coe, olimpionico del mezzofondo ora a capo dell'atletica mondiale, avverte: "Tutto è possibile, ma è presto per decidere. Se ci sarà da aggiustare qualche data, lo si farà".Fra coloro che sono perplessi si è schierato apertamente il presidente della Fip Gianni Petrucci, secondo il quale "il Cio deve dire la verità, ovvero che è molto difficile che i Giochi si svolgano nelle date previste. Come si fa a pensare oggi, con questa pandemia che si sta espandendo in tutto il mondo, che in quel momento Tokyo sarà immune da ogni problema? L'Olimpiade travalica tutto, ma qui sono in ballo le vite umane". Sulla stessa linea il presidente della federnuoto Paolo Barelli, mentre la sua campionessa Federica Pellegrini nei giorni scorsi ha chiesto chiarezza, e anche che si decida in fretta visto che gli atleti hanno l'esigenza di capire come devono prepararsi o al limite, come nel caso della Divina delle piscine, di capire se devono rimanere in attività per un altro anno.Quella dei Giochi di Tokyo spostati di un anno non è un'ipotesi che piace al Capo del l'atletica mondiale. "Non c'è bisogno di pren- dere decisioni affrettate - ha detto Coe alla Bbc -, quando ci sono ancora quattro mesi di tempo. Tutto è possibile, e le cose cambiano continuamente. Però noi l'anno prossimo abbiamo in programma i Mondiali".Discorso, quello degli eventi iridati degli anni dispari, che riguarda anche il nuoto. C'è poi il discorso del 43% degli atleti delle varie discipline non ancora qualificati che non si capisce bene come possano farlo. Forse, se i Giochi si faranno, si farà ricorso ai ranking, intanto il presidente del Cio Thomas Bach ha esortato ogni atleta "a continuare ad allenarsi". Come non si sa bene, visto che nel mondo tanti impianti sono chiusi per via del Covid-19, e intanto chi si dovrebbe preparare protesta e forse pensa che sarebbe meglio rinviare. Lo ha chiesto in modo esplicito il comitato olimpico della Spagna. Ma c'è anche chi continua a sperare, come lo zar del volley azzurro Ivan Zaytsev: "Le Olimpiadi sono quello che ho sempre in mente. Incontrare le altre squadre, vivere l'atmosfera del villaggio olimpico e portare a casa una medaglia per l'Italia".In attesa della decisione finale, resta chiaro a tutti che un eventuale annullamento di Tokyo sarebbe una catastrofe economica per gli organizzatori e per lo stesso Giappone, ma anche per il Cio che perderebbe i soldi dei diritti televisivi. Da qui l'ipotesi estrema - circolata nei giorni scorsi sui media Usa, ma fortemente invisa al Cio proprio per il peso dei diritti tv dei broadcast americani - di farli svolgere a porte chiuse. Tra le ipotesi di studio, si va da un rinvio di pochi mesi, e allora sarebbero i Giochi d'autunno come Tokyo già ospitò nel 1964, che però presenterebbe il problema di dover trovare gli alloggi per gli atleti.Glia ppartamenti del villaggio olimpico sono già stati venduti e a fine agosto dovranno essere consegnati ai legittimi proprietari. E sarebbero guai anche con il potente network americano Nbc, che nell'operazione Olimpiadi ha investito miliardi di dollari ma che in autunno deve dare spazio alla NFL, campio- nato che primeggia nell'auditel, più dei Giochi. Da escludere, se Tokyo 2020 si farà in autunno, la presenza delle stelle della Nba, che sarebbero impegnate con le rispettive squadre. Il condizionale è obbligatorio, visti gli scenari prefigurati ieri negli States di una pandemia di lunga durata, fino a 18 mesi.Anche per questo, nello scenario del "tutto è possibile" evocato da Coe, c'è spazio anche per i Giochi nel 2022, anno in cui ci sarà anche l'Olimpiade invernale di Pechino, e quindi i due Giochi tornerebbero ad essere nello stesso anno. Intanto, il Giappone vede un segnale di speranza dalla notizia che il campionato di calcio nipponico, la J-League, riprenderà il 15 maggio.

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