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Gli Azzurri oltre il nuoto

PARALIMPIADI/GILLI VINCE ANCORA, PRIMA MEDAGLIA NELL’EQUITAZIONE


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TOKYO. Tre medaglie in tre giorni: Carlotta Gilli è inarrestabile. La ventenne di Moncalieri (Torino) ha conquistato l’argento nei 400 dorso di nuoto. “Non potevo sognare sicuramente di più. Questa è una gara - ha confidato - che non facevo mai, lunga, quindi non delle mie preferite”. Ma nella terza giornata di Paralimpiadi le soddisfazioni azzurre, per la prima volta in questi Giochi, sono arrivate anche fuori dalla vasca: lo storico bronzo di Sara Morganti, prima medaglia azzurra vinta nell’equitazione alle Paralimpiadi, e l’esordio vincente nel sitting volley femminile contro il Giappone. Con 13 podi (quattro ori, cinque argenti e quattro bronzi) l’Italia scende all’ottavo posto nel medagliere complessivo, mentre si piazza terza in quello del nuoto (dietro a Cina e Russia). L’impossibile che diventa possibile. Nonostante la preparazione per distanze più brevi (come dimostrano l’oro di mercoledì nei 100 farfalla e l’argento di ieri nei 100 dorso), ‘Wonder Gill’ oggi ha realizzato all’Acquatics Centre di Tokyo il primato italiano nei 400 dorso della categoria S13 (ipovedenti). “Sapevo in partenza che la prima era inarrivabile. Con le altre mi giocavo il secondo e terzo gradino del podio e allora, insieme al mio allenatore, ho deciso di provare a partire forte”. Così Carlotta è arrivata appena due secondi dietro all’ucraina Anna Stetsenko, restituendone ben nove all’australiana Katja Dedekind. Affetta da disabilità visiva congenita, ha sempre anteposto il nuoto al resto, fin da quando gareggiava con atleti normodotati. Solo pochi minuti prima del suo argento, Sara Morganti, 45enne di Castelnuovo di Garfagnana (Lucca), si è piazzata al terzo posto nel dressage individuale (grado 1) in sella al cavallo Royal Delight. La sua gara è stata giudicata con il 76.964%: “Ci speravo ma - ammette - non ci credo ancora. Ho capito che ce l’avrei potuta fare quando mi sono resa conto di aver lasciato dietro di me il campione d’Europa in carica, il norvegese Jens Lasse Dokkan, quarto nella classifica finale. È troppo bello per essere vero...ancora non ci credo”. Davanti a lei l’americana Roxanne Trunnel (81.464%), seguita dal lettone Rihards Snikus (80.179%). Sara andava a cavallo già prima della diagnosi di sclerosi multipla, nel 1997, e poi ha sempre continuato a farlo. “I cavalli - spiega - mi hanno sempre fatto sentire libera e lontana da ogni tipo di problema”. È arrivata anche la vittoria delle azzurre del sitting volley per 3-0 (25-23, 25-11, 25-10) sulle padrone di casa. In avvio di gara Bellandi e compagne hanno pagato un pò l’emozione e nel primo set si sono ritrovate sotto (20-23), per poi piazzare un parziale di 5-0, capovolgendo la situazione e prendendo il comando del gioco. Nell’atletica ottavo posto per la sprinter romana Oxana Corso nei 100 metri T35. Per il tiro con l’arco giornata d’esordio con il round di qualifiche: i migliori risultati tra le donne, con il terzo posto per Asia Pellizzari nel W1 (604 punti), secondo posto e personal best con 633 per Elisabetta Mijno nell’olimpico, accompagnata dal quarto posto di Vincenza Petrilli con 625 (anche per lei personal best) nella stessa categoria. Nel canottaggio l’Italia dovrà affrontare i recuperi di oggi sia nella batteria del doppio Pr2mix sia in quella del quattro con Pr3mix. Si è interrotta invece l’avventura del tennistavolo, con quattro atleti eliminati ai quarti di finale nelle rispettive classificazioni.

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