God Save The Queen
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
EUROPEI/Gli inglesi cercano la storia contro la Germania (con cui hanno sempre deluso )

LONDRA (Inghilterra). Appuntamento a Wembley, oggi pomeriggio, per il nuovo capitolo della rivalità (sportiva) più temuta dagli inglesi che attendono la visita della Germania per riscattare le tante sconfitte ed eliminazioni subite nell’ultima metà di secolo. Una lunga lista di delusioni, con cui la stampa locale ha acceso la vigilia, pungolando l’orgoglio inglese. Perché se è vero che i Tre Leoni, proprio battendo la Germania dell’Ovest, hanno vinto il loro (finora) unico trofeo internazionale, la Coppa del Mondo del 1966, da lì in poi è stato un susseguirsi doloroso di frustrazioni: dai quarti di finale, a Messico ’70, ai quarti nell’Europeo due anni più tardi; dalla semifinale mondiale, a Torino nell’estate ’90, alla semifinale europea del 1996. Fino alla lezione subita negli ottavi in Sudafrica. Ecco allora che quella di oggi è l’occasione del riscatto, seppur parziale, della rivincita attesa da un’intera nazione, sfrontata e coraggiosa nella vita di tutti i giorni, ma che su un campo da calcio arretra, abbozza, persino indietreggia. Subendo verso i cugini tedeschi un rispetto che sconfina nell’inadeguatezza. Sarà un appuntamento ancor più speciale per il ct inglese, Gareth Southgate, che un quarto di secolo fa - proprio a Wembley - sbagliò il rigore decisivo, decretando il mancato accesso alla finale di Euro ’96. “Dispiace perché forse questa sfida avrebbe meritato di più che il passaggio ai quarti di finale - le parole del tecnico inglese -. Ma non è l’unica, lo stesso discorso si poteva fare per Belgio-Portogallo. Per noi è una grande opportunità per fare la storia”. Scrivendone una propria, nuova, diversa, senza lasciarsi influenzare dal passato. Southgate vuole togliere dalle spalle dei suoi giocatori il peso dei precedenti sfavorevoli. “Siamo stati inondati negli ultimi giorni di racconti di partite che si sono giocate in tempi in cui molti dei miei giocatori non erano ancora nati. Sono risultati che non significano assolutamente nulla per noi”. Dopo l’avvio positivo contro la Croazia, l’Inghilterra è apparsa meno convincente sia contro la Scozia che nell’ultima vittoria della fase a gironi, sulla Repubblica Ceca. Ai Tre Leoni fin qui sono bastate due reti di Raheem Sterling per vincere il proprio gruppo, ottenendo sette punti: una nazionale all’insegna del pragmatismo che non ha ancora subito gol al passivo. “Affrontiamo una squadra molto forte. In questi giorni ho letto tante critiche, la verità è che è la Germania resta una squadra con qualità ed esperienza come poche altre. Noi però non abbiamo paura, sappiamo che dovremo giocare al nostro meglio, essere molto attenti tatticamente, e pronti sia fisicamente che mentalmente”. Solo all’ultimo Southgate deciderà se impiegare Mason Mount e Ben Chilwell, i due giocatori del Chelsea in auto- isolamento precauzionale da ormai una settimana. Incerta a Londra anche la presenza di Robin Gosens, un (potenziale) problema in più per Loew: “A questi livelli le partite vengono decide dai dettagli, anche i più piccoli. Sia gli errori commessi, che le occasioni trasformate. Sarà poi importante come i giocatori sapranno gestire la tensione di una partita così delicata”. Finora la Germania, tra le favorite, è senza dubbio quella che ha stentato maggiormente, rischiando persino l’eliminazione per mano dell’Ungheria. Ma Loew preferisce guardare avanti, convinto che la sua nazionale sia in crescita: “Da qui in avanti sarà sempre dentro o fuori. Finora siamo stati altalenanti, ma sappiamo an- che che possiamo essere molto più forti se risolveremo alcuni problemi in campo. Se non ci riusciremo, viceversa, diventerà tutto molto complicato”.
















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