Gravina: orgoglio azzurro
- direzione167
- 5 giu 2022
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Europei/ Il presidente della Figc mostra tutta la sua soddisfazione per il percorso finora imbattuto dell’Italia

ROMA. "Io voglio che le luci di Wembley restino accese perché l'Italia è uno spettacolo tutto da vedere". Ed è anche vero che "il successo finale è qualcosa che apparterrà a una sola federazione in corsa ma a noi interessa il percorso con cui si arriva al successo". Gabriele Gravina è stato uno dei pochi a inizio ciclo a pensare in grande per i colori azzurri a Euro 2020: al primo giro di boa, con il girone archiviato dalla nazionale di Mancini a cifre record, il presidente della Figc mostra l'orgoglio per il percorso finora indiscutibile per un'Italia ancora imbattuta, prima e unica Nazionale nella storia capace di vincere il girone di un Europeo senza incassare nemmeno un gol. Gli Azzurri sono pronti per volare a Londra dove dagli ottavi "inizierà un altro torneo", come si dicono convinti in tanti in nazionale, ma per ora tra tifosi ed addetti ai lavori, nessuno ha potuto fare a meno di ammirare ed elogiare la bellezza di questo gruppo. Le cui vittorie hanno restituito entusiasmo e un pò di quella normalità che il covid ha congelato per oltre un anno. "Credo che questa nazionale rappresenti un regalo per l'Italia e per tutti gli italiani, soprattutto dopo diversi mesi di sofferenza a cui siamo stati sottoposti. È l'Italia che tutti i tifosi sognavano e volevano", il manifesto offerto dal presidente Figc dopo la kermesse romana e le tre notti magiche contro Turchia, Svizzera e Galles. "Il gioco e il collettivo in campo sono stati i protagonisti indiscussi. Stanno dimostrando in tutti i modi possibili la gioia di stare insieme e l'orgoglio di rappresentare l'intero Paese", ha proseguito il capo del calcio italiano, passando subito dopo all'incasso per quanto riguarda il progetto: "Sarebbe un gravissimo errore pensare che tutto questo sia stato generato solo dalle ultime tre vittorie dell'Europeo. L'entusiasmo ritrovato non è conseguenza di questi successi, ma affonda le sue radici in un percorso che ormai è lungo tre anni. Un percorso esaltante quanto organizzato, anticipato e supportato da tutti". Ora si riparte da Londra copn la speranza-obiettivo di tornarci per la final four, anche perché Gravina esclude "categoricamente" il rischio che semifinali e finale si giochino a Budapest o a Roma, come qualcuno aveva ipotizzato a causa delle nuove ondate di Covid da Oltremanica. Dove, a partire dalla Premier, ha fatto breccia anche nel calcio il sostegno al movimento Black Lives Matter. Per quanto riguarda gli Azzurri, ha fatto discutere la spaccatura tra chi si è inginocchiato prima del fischio d'inizio del match con il Galles e chi invece ha preferito non farlo: "Massimo rispetto per tutte le forme di dimostrazione contro la discriminazione razziale. Noi non imponiamo nulla, noi lasceremo liberi i nostri ragazzi", ha chiarito Gravina. Con il trittico di gare romane si è chiusa anche Casa Azzurri, che ha "testimoniato come è possibile dare anche messaggi di speranza ad altri mondi come la musica dal vivo - sottolinea Gravina - Il mondo dello spettacolo può seguire il nostro esempio". I numeri del quartier generale azzurro in un mix tra presenze istituzionali e spazi restituiti ai tifosi, parlano di 12 mila accessi totali, di cui 7.500 tramite app digitale, 20 workshop e 7 concerti live, dal 9 al 20 giugno. Il calcio italiano "è un modello vincente, che si conferma in diversi ambiti", spiega ancora Gravina, esaltando anche il successo degli ascolti in tv: "42 milioni di telespettatori che hanno gioito con l'Italia, uno share del 62% tra Rai e Sky con la media di 14 milioni a partita". Per non parlare del ritorno del pubblico all'Olimpico: "Sapevamo che sarebbe sta- to un impegno gravoso ma possiamo dire che è stato uno spot importante e un messaggio di speranza per tutto il nostro Paese. Solo un mese fa sembrava impossibile". A questo proposito, la Figc è già al lavoro con il ministero della Salute per arrivare a un nuovo protocollo che consenta alle società di poter programmare un primo ritorno alla campagna abbonamenti. Intanto c'è l'Italia che vola a Wembley sognando la finale.
















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