I «cecchini» che non ti aspetti
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
CALCIO/ARAMU, SIMEONE, ARNAUTOVIC, LE NUOVE FACCE DA GOL DELLA SERIE A

ROMA. In principio fu Renato Campanini il 'moro’ che nell'Ascoli di Carletto Mazzone - il primo ad affacciarsi sul palcoscenico della Serie A nella storia del club marchigiano - diventò per tutti faccia da gol. Un antesignano di quell'appellativo che oggi, come a metà degli anni '70, fa brillare gli occhi ai tifosi di ogni squadra. Le facce da gol contemporanee hanno le fattezze di Mattia Aramu del V enezia, del genio ribelle austriaco Marko Arnautovic del Bologna e del 'cholito’ Giovanni Paolo Simeone, che sta regalando al V erona perle di assoluto splendore. L'ultimo weekend calcistico ha messo in vetrina i nuovi protagonisti di un campionato ancora quasi tutto da scoprire: giocatori che segnavano poco, che non erano molto conosciuti e che spesso venivano criticati. Adesso, però, per loro è arrivato il tempo del riscatto. Aramu è la sorpresa del Venezia che si permette il lusso di infliggere tre schiaffi in pieno volto a Mourinho e alla 'sua’ Roma. Piemonte- se dal cognome sardo, cresciuto nell'inesauribile vivaio del Torino, dopo una lunga gavetta in Serie B e C è arrivato nel calcio che conta. Aramu è un attaccante esterno che si ispira a Kevin De Bruyne: ha già segnato 4 gol nelle ultime 4 partite casalinghe, regalando dolori al Torino, alla Fiorentina, alla Salernitana e, domenica, alla Roma. Il tutto, giocando solo 7 partite da titolare. Dopo avere trascinato l'Austria alla fase finale dell'Europeo itinerante vinto dall'Italia, Arnautovic ha continuato a fare proseliti nel Bologna di Sinisa Mihajlovic. Di lui, quando era all'Inter - dove si ricordano di più le imprese fuori dal campo - Mario Balotelli disse: "È la persona più folle mai conosciuta". Possiede un repertorio tecnico fatto di numeri e giocate, José Mourinho lo fece esordire nella stagione del 'triplete’, ma in nerazzurro riuscì a totalizzare solo 53' in campo. Lo 'Special one’ lo liquiderà, definendolo uno "dalla mentalità di un bambino", che "non cambierà mai" e che, dunque, "non può avere futuro in una 'mià squadra". Infatti, andrà via. A Bologna sembra essersi ritrovato: un gol alla Salernitana, uno al Genoa, uno all'Em- poli, uno al Cagliari e uno alla Sampdoria, più assist e giocate da applausi. Chi è letteralmente esploso è Giovanni Simeone - figlio di uno dei migliori interditori della storia del calcio argentino - di mestiere predatore d'area di rigore. Solo uno straordinario Ciro Immobile, centravanti da quasi un gol a partita, gli preclude lo scettro di re de bomber della Serie A: il Ciro nazionale è andato a segno 10 volte, ma il 'Cholito’ è lì, a quota 9 centri. L'ultima prodezza domenica, sul campo di Maradona Napoli, contro il Napoli capolista. Dopo le prime esperienze in Genoa, Fiorentina e Cagliari, Simeone sembra essere diventato un cannoniere implacabile: anche lui da quasi un gol a partita. E c'è già chi, dopo averlo contestato, lo paragona a Sergio Aguero. Una bella soddisfazione per il figlio del 'Cholo’ che, dopo essersi tolto di dosso l'ingombro di una pesante eredità, ha scelto di volare. E, soprattutto, di segnare il più possibile.
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