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I medici dicono di sì

CORONAVIRUS/Tutti i sanitari delle 20 squadre di Serie A sono favorevoli a finire il campionato


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ROMA. Mentre il mondo del calcio aspetta il via libera del Governo per la ripresa degli allenamenti, scendono in campo i responsabili sanitari delle 20 squadre di Serie A che con una nota all'Ansa, chiariscono le loro osservazioni pubblicate su Repubblica.it e risalenti al 19 aprile (prima della videconferenza tra le componenti della Figc e il ministro Vincenzo Spadafora) sottolineando che "nessuno di noi è contrario a finire il campionato, non c'è alcuna preclusione, anzi. Siamo tutti perché il torneo venga concluso. Il problema è quando, perché va fatto in sicurezza. Noi siamo convinti che questa sicurezza si possa ragionevolmente raggiungere, e la questione decisiva dunque è la variabile tempo". Le osservazioni i medici le avevano inviate alla commissione tecnico-scientifica sull'emergenza coronavirus della Figc. "Nei giorni scorsi i responsabili sanitari dei club di Serie A hanno ricevuto il protocollo organizzativo e di screening proposto dalla Commissione Medico Scientifica della Figc - spiegano - I medici, con spirito propositivo, hanno elaborato e proposto delle osservazioni al fine di coniugare sicurezza ed applicabilità, inviandole all'attenzione della Commissione e della Lega calcio SerieAattraverso l'allora coordinatore Dott.Tavana. I medici ci tengono ora a chiarire - concludono - che i documenti sono finalizzati esclusivamente alla tutela della salute dei tesserati e sperano che vengano unicamente utilizzati a tale scopo". La Federcalcio dal canto suo ha sottolineato che "gran parte delle segnalazioni perve- nute la scorsa settimana alla Commissione medico scientifica della Federcalcio da 17 medici dei club di Serie A riguardanti il protocollo per la ripresa degli allenamenti sono state già recepite dal gruppo di lavoro presieduto dal professor Paolo Zeppilli e sottoposte lo scorso 22 aprile al ministro dello Sport, Spdafora, per un'analisi approfondita e in via di miglioramento". La Figc fa riferimento alla lettera inviata lo scorso 19 aprile, il giorno delle dimissioni di Rodolfo Tavana (responsabile sanitario del Torino) dalla Commissione, dai 17 medici sociali dei club al prof. Zeppilli. Lo stesso Zeppilli la mattina del giorno successivo ha risposto proprio a Tavana in merito alle segnalazioni pervenute. Da via Allegri, insomma, si fa notare che la questione è stata già affrontata e discussa con spirito di collaborazione e si teme quindi una strumentalizzazione della situazione. Anche la Roma ha detto la sua: "I rilievi non erano volti alla contestazione del protocollo ma alla sua ottimizzazione - ha detto il medico giallorosso Andrea Causarano - Il club non ha mai espresso parere sfavorevole alla ripresa degli allenamenti in vista della ripar- tenza del campionato di serie A". Intanto l'Uefa, ribadendo quanto detto dal comitato esecutivo il 23 aprile, ha inviato una lettera alle federazioni fissando un mese di tempo per comunicare il piano, la data e il format di ripresa dei campionati. Un mese quindi per dare delle certezze per arrivare al termine dei campionati nazionali.

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