“Ibra? Penso ai tre punti”
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
BOLOGNA-MILAN/IL TECNICO ROSSONERO GLISSA SUL RITORNO DEL FUORICLASSE

MILANO.Tradizione vuole che nella giornata di Sant’Ambrogio i milanesi addobbino l’albero di Natale come preludio alle feste. La stella da mettere in cima potrebbe avere le sembianze di Zlatan Ibrahimovic (“Babbo Natale passa il 25 e voi ne parlate da ottobre”), ma Stefano Pioli preferirebbe intanto scartare altri regali: un gol impacchettato di Piatek, a secco da sei giornate (“non esiste però un caso”); una vittoria infiocchettata contro il Bologna “per dare continuità” ai tre punti di Parma e “migliorare la classifica”; e, infine, l’augurio di “poter abbracciare” stasera al Dall’Ara Sinisa Mihajlovic, un “esempio” da ammirare per come sta combattendo la malattia bastarda. “Il Milan è a buon punto - la considerazione del tecnico - ma ora è il momento di insistere”. Tradotto, non bisogna accontentarsi. I numeri lo confortano: il Milan crea di più, subisce meno eppure continua a fare fatica a concretizzare tanto da avere un terzino (Hernandez) come capocannoniere. Pioli, con i toni pacifici che lo contrad- distinguono, non punta il dito contro il tandem d’attacco, fermo ad appena 4 gol di cui 2 su rigore (“Il calcio è un gioco di squadra, il caso di un singolo non c’è, il Milan sta provando ad uscire da questa situazione delicata”), ma suggerisce - senza citare nuovamente Ibrahimovic - la necessità di intervenire in qualche modo in quella zona del campo per continuare a cullare l’obiettivo di un posto in Europa: “Piatek è più un uomo d’area, Leao non è un centravanti ma una punta di movimento. Non abbiamo Messi o Cristiano Ronaldo ma tanti buonissimi giocatori, dobbiamo puntare sulla coralità per farli diventare ottimi”. Pioli è alla ricerca di “punti pesanti” e mette in guardia dal Bologna: “Hanno giocatori di qualità e principi chiari e corretti, Palacio fa sempre la cosa giusta. Noi non dobbiamo sbagliare le cose semplici”. Pioli è impressionato da come l’intera galassia Bologna ha gestito l’imponderabile situazione clinica di Mihajlovic: “Io so che il Bologna è più forte con Sinisa in panchina ma spero tanto di poterlo abbracciare, lui è un esempio per tutti. Io da questa estate tifo per loro e riprenderò a farlo da lunedì. Mihajlovic ha affrontato la situazione con determinazione, la società si è comportata in maniera perfetta e la città si è stretta attorno a lui in un momento delicato. Non avevo dubbi, ho lavorato da loro e ho ottimi ricordi”. Vincere stasera - confermata in blocco la formazione del Tardini - ne aggiungerebbe un altro alla lista.
















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