Ibrahimovic non basta
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Serie A/Il Genoa fa festa con Pandev e Cassata Pioli: “Giocare senza pubblico non è calcio”

LA GIOIA del Genoa, corsaro 2-0 in casa del Milan, è immensa ma sopraffatta da un contegno dignitoso. I baci al gol (7') di Pan-dev lasciano spazio al "batti cinque" per il raddoppio di Cassata (41') ma diventano abbracci collettivi e foto di gruppo al triplice fischio. Il minimo indispensabile delle celebrazioni, comunque in barba alle raccomandazioni per evitare il contagio del Coronavirus. Porte chiuse, silenzio irreale: a fare un po' di rumore c'è solo Francesco Mandelli, inviato di 'Quelli che il Calcio', a cui però vengono presto sequestrate le trombette. Non erano autorizzate."Giocare senza pubblico non è calcio", la protesta civile di Pioli che - senza voler fornire alibi alla squadra - si accoda a chi ha dei dubbi legittimi su questa situazione. "Noi allenatori - sostiene Nicola - non ab- biamo competenze per decidere cosa fare". Si sentono nitidi gli incitamenti e le proteste. Non ci sono spicchi di tifosi rossoblù sotto cui festeggiare un successo importante in chiave salvezza - raggiunto il Lecce a quota 25 - ma Perin e compagni - su indicazione di Nicola - improvvisano un applauso virtuale verso chi non c'è. Non ci sono fischi per cui scusarsi da parte dei padroni di casa, per cui San Siro si conferma terreno maledetto (17 punti in 13 gare). La rete in mischia di Ibrahimovic (77') è mera illusione di rimonta e l'Europa scivola un po' più lontana.Il clima a San Siro è incerto. Fino all'arri vo dei pullman non si capisce nemmeno se la partita si giocherà perché i giocatori di Parma e Spal al 'Tardini' sono rientrati nello spogliatoio prima del definitivo via libera. Da martedì, data del Consiglio Federale, potrebbe succedere di tutto. E tutto potrebbe succedere anche nei quadri dirigenziali della società rossonera: dopo il licenziamento di Boban, Maldini e Massara non sono presenti allo stadio - ufficialmente per una leggera indisposizione - e lo strappo con Gazidis, solo soletto in tribuna, è sempre più evidente."Gli interessi del Milan - l'invito all'Ansa del presidente Scaroni - devono sempre stare al di sopra delle individualità. Sono a fianco di Ivan Gazidis, siamo tutti determinati nell'indirizzare il club nella direzione giusta, quella della crescita e della competitività".Molti comunque sono i meriti del Genoa, compatto con una linea a 5 dietro e aggressivo in mezzo, ma il Milan paga una scarsa mira, le difficoltà in fase difensiva di Hernandez (dal suo lato nascono i due gol del Genoa) e la giornata infelice di Rebic, sostituito poco dopo l'intervallo: i rossoneri tirano 22 volte verso Perin ma lo costringono solo a tre parate, di cui due decisive su Ibrahimovic e Calhanoglu sul risultato di 1-0. Manca agonismo, come si trattasse di una partitella tra amici: la conseguenza è una gara con pochi falli e senza ammoniti. Il droplet in questo caso è quasi rispettato.
















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