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Il gelo sopra Mourinho

CONFERENCE LEAGUE/ROMA VICINA AL POLO CON 400 TIFOSI AL SEGUITO



BODO (Norvegia). “La nostra famiglia è atterrata a Bodo. Freddo? Vento? Campo artificiale? Non ci importa, giochiamo e diamo alle persone ciò che amano. Quattrocento tifosi giallorossi hanno viaggiato fin qui, questo è amore, grazie”, lo ha scritto Josè Mourinho sui propri social postando un video della nevicata che si sta abbattendo in queste ore sullo stadio che oggi ospiterà la gara della Roma contro il Bodo Glimt. Nel video pubblicato dallo Special One, però, si sente anche un componente della squadra lamentarsi delle condizioni climatiche e qualcun altro del gruppo rispondergli: “La colpa è solo nostra e del campionato di mer.. che abbiamo fatto lo scorso anno”. Con il settimo posto in classifica della passata stagione, infatti, la Roma si è qualificata in Conference League. Un clima da lupi. Vento, freddo e neve. “È impossibile giocare bene, ma non c’è da piangere” ha detto Mourinho che sull’asse Bodo-Roma vede passare la qualificazione alla fase a eliminazione diretta dei giallorossi in Conference League. E dalla Norvegia deve respingere le sirene Newcastle: “Non lascio i miei ragazzi per nulla: ho firmato per tre anni, non esiste”, taglia corto il tecnico portoghese di fronte alla voci inglesi di un interessamento del Newcastle, in realtà ora sulle tracce di Paulo Fonseca. Pellegrini e compagni, fin qui a punteggio pieno nel gruppo C dopo i successi con Cska Sofia e Zorya, nel giro di due settimane affronteranno, prima in Novergia e poi all’Olimpico, il Bodo/Glimt. Sei punti che potrebbero chiudere già aritmeticamente il discorso primo posto se il Cska Sofia non dovesse vincere il doppio confronto con lo Zorya. Dunque la gara di oggi a un passo dal Polo Nord diventa fondamentale, ma ciò nonostante Mourinho non rinuncerà al turn over di coppa. Nelle precedenti gare di Conference League ha sempre cambiato sette giocatori rispetto al campionato e anche con i norvegesi non sarà diverso. “Non farò undici sostituzioni, ma siamo obbligati a delle rotazioni”, ha esordito il tecnico in conferenza stampa che ha spiegato poi le assenze di Karsdorp e Zaniolo. “Non rischio due giocatori con uno storico di infortuni come il loro su un campo sintetico. La mia non vuole essere una critica, accettiamo le condizioni, ma in questi casi meglio farli riposare”. La fiducia, invece, cresce quando si parla di Zaniolo in ottica Napoli: “Penso ce la possa fare. È alla sua prima stagione dopo due anni di sofferenza e vanno rispettate le sue parole”. Il suo posto, intanto, lo prenderà El Shaarawy che con Pellegrini e Carles Perez a completare la trequarti dietro Shomurodov. A centrocampo la coppia dovrebbe essere formata da Villar e Darboe, mentre in difesa una chance potrebbe essere data a Reynolds a destra, con Calafiori a sinistra e la coppia Kumbulla-Ibanez al centro. In porta, invece, il solito Rui Patricio. Una formazione ritenuta comunque all’altezza del Bodo/Glimt che per Mourinho “è l’avversario più forte del girone”. La tranquillità dello Special One, però, è data dai sei punti già conquistati e dalle due gare da giocare ancora all’Olimpico. “Nonostante questo - spiega l’allenatore - vogliamo andare in campo e vincere. Abbiamo cinque sostituzioni in panchina che qualche volta in Serie A altri allenatori possono sfruttare per cambiare la partita. Un privilegio che in campionatononho,machehoquiin Conference League”. Insomma, come può ricorda le differenze tra la rosa della Roma e delle altre big di Serie A, ma quando gli viene chiesto del match di domenica contro la Juve ricalca le parole del post partita. “La gara è da ricordare, non da dimenticare”. Su Orsato, invece, continua il low profile. “Preferisco continuare a non commentare”, è la risposta del portoghese che ha sposato la linea societaria. Testa dunque solo al campo perché gli impegni sono tanti e in dieci giorni, a partire da oggi, la Roma affronterà Bodo/Glimt, Napoli, Cagliari e infine Mila

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