Il Lecce saluta la A
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
SERIE A/I salentini lottano fino alla fine ma la vittoria dei Grifoni li condanna alla B dopo una sola stagione

LECCE. Il Lecce saluta la Serie A dopo una sola stagione, e torna in B senza dover aspettare il risultato del Genoa, che già nel primo tempo maramaldeggiava sul Verona. I giochi, quindi, erano praticamente fatti. I salentini si congedano dalla massima serie cedendo al Parma per 3-4, con i ducali che chiudono il campionato a quota 49, agganciando Verona e Fiorentina al nono posto. Il Lecce retrocede terminando la propria stagione a 36 punti, ma con ben 85 reti al passivo e 52 gol realizzati: una squadra gagliarda in attacco, ma abbastanza matta ed allegra in difesa. Anche se ancora prima del ko a domicilio è stato il risultato del Genoa a condannare gli uomini di Liverani, Servivano buone notizie da Marassi, di cui non si è avuta mai notizia. Così la gara con il Parma è stato un festival del gol da consegnare agli annali. Fabio Liverani schiera il miglior 11 possibile. Mancosu e Lapadula, reduci da acciacchi, stringono i denti e sono in campo dal 1', a centrocampo preferito Tachtsidis a Petriccione. Sul fronte opposto D'Aversa, con Kucka squalifica to, sceglie Hernani dall'inizio, in attacco c'è Cornelius con Kulusevski e Caprari. Si parte e il Parma prende da subito in mano le redini del gioco, con il Lecce che cerca di controbattere. All'11' i ducali passano con Hernani che manovra da destra, si libera al tiro e calcia, la palla colpisce il palo e carambola su Lucioni, che insacca nella propria porta (terza autorete stagionale): vantaggio del Parma, e contemporaneamente Genoa avanti a Marassi. Ora la salvezza diventa sempre più utopia. I salentini sembrano accusare il colpo, il Parma continua a rendersi pericoloso con Caprari (15') che, da ottima posizione, calcia fuori. È solo il prelugio al raddoppio scudocrociato. Ripartenza letale da un calcio d'angolo gestito davvero male dai padroni di casa, salentini scoperti, e per Caprari, delizioso l'assist di Hernani, è un gioco da ragazzi insaccare alle spalle di Gabriel (24'). Lecce sotto di due e Genoa che di pari passo raddoppia sul Verona: la serie A sembra essere giunta al capolinea al Via del Mare. Il Lecce prova a rialzare la testa e sul finire del tempo Mancosu pennella in area un delizioso cross per la testa di Barak: il ceco svetta più in alto di tutti, insacca alle spalle di Sepe (40') e svantaggio dimezzato. Ancora Mancosu (43') che da posizione favorevole calcia debolmente; ma è solo questione di minuti. Angolo del Lecce e Meccariello beffa Kurtic di testa (45') per il pareggio giallo-rosso. Grandissima reazione degli uomini di Liverani che rimettono in piedi il risultato, ma situazione ormai disperata con il Genoa in totale surplace col Verona avanti 3-0. Si riparte e il Parma è nuovamente in vantaggio. Sinistro sporco di Barillà, che si trasforma in un assist per Cornelius: il centravanti, in beata solitudine, insacca con estrema facilità ed raggiunge quota 12 segnature. E i ducali non si fermano con Inglese (66'), subentrato da poco, che corregge di giustezza in rete un pre- ciso cross di Barillà. Il Lecce rialza la testa e accorcia nuovamente le distanze con Lapadula (68'), abile a riprendere la sfera di testa dopo una carambola sul palo. Vince il Parma, che conclude nel migliore dei modi, un campionato da applausi. Il Lecce retrocede in B dopo una sola stagione in A, ma lottando sino all'ultima giornata.
















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