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Il Milan non può fallire

Serie A, Contro l'inter capolista, rossoneri senza Ibra e Rebic: in attacco c’è Giroud



MILANO. Il primo derby di Stefano Pioli sulla panchina rossonera senza Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese non ce la fa, come neppure Rebic, rispettivamente ancora doloranti per l’infiammazione al tendine e il colpo alla caviglia. Lo annuncia lo stesso Pioli alla vigilia ma responsabilizzando tutta la squadra: “Ci dispiace per lui. Siamo cresciuti tanto con Zlatan e ora dobbiamo dimostrare, come abbiamo anche già fatto, che siamo forti anche senza di lui”. L’assenza del campione svedese non sarà e non deve essere un alibi. Pioli vuole un Milan guerriero, combattivo, pronto a dare tutto, facendo vedere quello “spirito che ci contraddistingue soprattutto nei momenti delicati”. Oggi a San Siro il Milan deciderà quale sarà la sua stagione. Se un’annata di grandi sogni, rincorrendo uno scudetto che avrebbe dello straordinario, o passata a lottare ogni singolo punto per centrare il pass della Champions League. “Domani pesa tanto, è un derby contro due squadre in cima alla classifica. Vogliamo provare a vincere, darebbe tanta fiducia e forza. Stiamo lottando per l’altissima classifica, che sia Champions o altro - sottolinea l’allenatore rossonero - significa essere tornati competitivi”. Sarà quindi Giroud a guidare l’attacco rossonero contro la seconda miglior difesa del campionato. La titolarità del francese ha preso corpo con il passare dei giorni, dopo che Ibra continuava ad allenarsi a parte rispetto ai compagni. Zlatan conosce bene l’atmosfera della stracittadina milanese, Olivier Giroud dovrà impararla in fretta. “È un giocatore di caratura internazionale - ricorda Pioli - è pronto. È un calciatore completo e intelligente, sa riempire bene l’aria. Cercheremo di sfruttare le sue qualità”. Cross e traversoni per la spizzata, la deviazione vincente, in uno stadio che - riempito a metà - avrà nettamente i colori nerazzurri. Servirà la partita perfetta in difesa, perché di fronte c’è una squadra con la miglior media realizzativa della Serie A. Tomori sarà convocato “ha fatto un grande lavoro e ci sarà ma non credo dal primo minuto”. Un recupero lampo dopo l’operazione al ginocchio che non si è mai gonfiato, permettendo di riprendere velocemente il tono muscolare. Se non dovesse farcela, la coppia titolare sarà Romagnoli-Kalulu, chiamati a fermare Lautaro e compagni. “Non ci siamo mai snaturati ma è chiaro che bisogna tenere a mente le caratteristiche degli avversari, servirà tanto movimento e velocità”, avverte Pioli che non ha potuto fare il sopralluogo a San Siro per controllare il nuovo stato del campo ma ha visto le foto della rizollatura e gli sembra buona. Novanta minuti dal peso specifico enorme per il Milan, Pioli lo sa ammette di essere “on fire” come recita il coro e la canzone con cui viene accolto dai tifosi a San Siro. Ed è disposto anche ad un “fioretto” pur di vincere contro la sua ex squadra. Ma non svela i dettagli, per scaramanzia aspetta la fine della partita. In ballo c’è troppo per lasciarsi andare al gioco il giorno della vigilia. Serve attenzione massima contro un’Inter “che sta facendo un percorso importantissimo mentre noi abbiamo avuto un calo”, ammette. E non c’è come lo scontro diretto, come il derby di Milano per provare a recuperare

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