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Il Milan sfida una stella

Serie A / Shevchenko ha contribuito alla storia dei rossoneri , oggi cerca punti col suo Genoa



MILANO. Un torto ad un amico per evitare la crisi. Il Milan oggi a Marassi deve battere uno dei simboli della storia del suo club per poter ritrovare ritmo e i tre punti dopo le due sconfitte consecutive con Fiorentina e Sassuolo. Uno dei campioni più amati dai tifosi rossoneri siede ora sulla panchina del Genoa. Shevchenko che da parte sua è ancora a caccia della prima vittoria da tecnico di Serie A sarà rivale per una notte del Milan. “Sheva si dimostra coraggioso, si mette in discussione, ama questo lavoro e ha preso un impegno difficile. Lui non ha paura - spiega il Dt del Milan Paolo Maldini a Sky Sport- è un campione e lo dimostrerà. Mi sembra che già la partita contro l’Udinese sia stata positiva per lui. Tifo per lui, ma purtroppo nel caso dello sport ad alto livello si deve passare anche sopra le amicizie e le parentele. Mercoledì non tiferò per lui”. La storia di Sheva in Italia è la storia del Milan, di un Milan vincente e che ora vede quei protagonisti che fecero faville in campo, indossare giacca e cravatta chi facendo il dirigente, come Maldini, chi l’allenatore come l’ucraino. “Credo che forse il punto più alto l’abbiamo toccato nella finale di Manchester quando poi ha fatto quel gol all’ultimo rigore - racconta Maldini -, che poi è solo un’appendice. Tutto il percorso però è stato fantastico, di un ragazzo arrivato con una mentalità diversa e che si adattato a noi, che aveva un talento pazzesco e che era abituato ad allenarsi in una maniera diversa. C’è stato un cambio totale per poi diventare quello che è diventato”. Il Milan però non ha margine di errore e non può abbandonarsi ai ricordi dei trionfi passati. C’è l’Inter distante un solo punto, l’Alatanta e il quarto posto a quattro lunghezze, e serve una vittoria per evitare che le due recenti delusioni si trasformino in una caduta da cui sarebbe difficile rialzarsi. Nessuno nel club cerca scuse, non lo ha fatto Pioli e non lo fa neppure Maldini. Sicuramente c’è da ritrovare una stabilità difensiva che sembra perduta. Il rientro di Tomori potrebbe dare maggiore solidità al reparto e Maignan deve dimostrare non solo di aver recuperato la condizione ma anche la sicurezza. Ora come non mai, serve l’aiuto di Zlatan Ibrahimovic. Il campione della squadra, che non può riposare dopo il forfait di Giroud, deve caricarsi sulle spalle i compagni e mostrare la via per il riscatto. La lucidità nell’ultimo passaggio è forse la pecca più grande evidenziata nella sfida contro il Sassuolo. Servono gol, serve quella cattiveria agonistica che ha reso grande Ibra, quella fame di vittorie che lo accomuna anche allo stesso Sheva. L’EMOZIONE DI SHEVA - “Sicuramente sarò emozionato ma sto cercando di bloccare tutte le emozioni”. Andriy Shevchenko non si nasconde alla vigilia della sfida con

il Milan. Gli anni in rossonero non possono essere dimenticati, ma per il tempo della partita ci proverà. “Sono un professionista e quello che ho promesso ai tifosi del Genoa è che farò il massimo per loro, darò il cento per cento e farò di tutto per mettere il Milan in difficoltà - ha sottolineato oggi - Sicuramente sarà una partita molto difficile per questo dovremo lavorare tanto perché il Milan è una squadra di grande qualità”. Al suo Genoa, reduce dal bel pareggio di Udine, Shevchenko chiede poche ma precise cose. “Voglio una squadra motivata e con un grande spirito. Dobbiamo riuscire a mantenere la compattezza, ridurre le distanze tra le linee e lavorare sempre come un blocco unico. La solidità è fondamentale - ha aggiunto - e partendo da quella bisogna controllare meglio la partita e provare poi a mettere in difficoltà i nostri avversari”. Sugli avversari non si illude: “È vero che il Milan arriva da due sconfitte però è una squadra che gioca un bel calcio. Ho riguardato tante loro partite e soprattutto le ultime due. È una squadra che gioca bene e crea tante occasioni, noi dobbiamo essere molto prudenti e attenti. Pesano tanto le assenze dei nostri giocatori migliori. In questo momento dobbiamo pensare di recuperare i giocatori e prepararci al meglio”.

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