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Il Parma trafigge una brutta Roma

CALCIO/Gli emiliani vincono dopo 17 gare trascinati dai gioielli romeni Mihaila e Man


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PARMA. Con le 'seconde forze’ del torneo la Roma quest'anno non aveva mai sbagliato. Arrivava poi da una prestazione maiuscola con lo Shakhtar Donetsk in Europa League e aveva registrato la difesa rispetto alle troppe reti subite nella prima parte della stagione. Tutto inutile ieri contro il Parma, pure battuto 3-0 all'andata. Gli emiliani, che non vincevano in campionato da ben 17 giornate (104 giorni in tutto), passano per 2-0 e tutto sommato, al di là dei dodici corner subiti ed un possesso palla tutto giallorosso, meritano davvero i tre punti. La vittoria di D'Aversa, in tribuna per squalifica, porta il sigillo dei gioielli romeni Mihaila e Man. 21 anni il primo, 22 il secondo, il tecnico crociato li inserisce in attacco con Pellè e non sbaglia. Il primo gol è tutto merito loro e con la loro velocità mettono più volte in difficoltà la difesa della Roma. Bene anche Pellè, ritornato in campo in Italia da dove mancava dal dicembre del 2011. Paulo Fonseca invece sceglie il turnover, ma certo non perderà alla fine per questo. Fra i cinque cambi effettuati rispetto all'ultimo match di campionato, un record, c'è anche Dzeko, che non sfigurerà. Il bosniaco non giocava titolare dal derby del 15 gennaio scorso, poi tre panchine e cinque stop per infortunio. In campo proprio lui si fa subito pericoloso al 2' quando riceve da Mancini e colpisce verso la rete senza però dare la forza necessaria al pallone per scavalcare Sepe. Al 4' la Roma protesta per un contatto in area emiliana fra Hernani e Pellegrini con la palla che si impenna sopra la traversa. La Var conferma quanto visto dall'arbitro: niente rigore. Al 9' il Parma passa in vantaggio. Dalle retrovie Osorio lancia direttamente sulla fascia destra per Man; il rumeno, più veloce di Kumbulla, arriva quasi sul fondo e crossa sul fronte opposto dove Mihaila mette tutto solo in rete. La Roma prova a reagire ma non trova spazi sino al 19' quando Dzeko, dal limite, carica il destro ma non trova lo specchio della porta. El Shaarawy, cinque minuti dopo, è più preciso ma Sepe è pronto. Al 27' ancora protagonista il portiere del Parma che respinge una punizione insidiosa dal limite di Pellegrini. La partita prosegue senza sussulti per i due portieri ma con il Parma che, in un paio di occasioni, prova a farsi pericoloso con rapide verticalizzazioni. Nel finale torna al tiro la Roma con Mancini, ma la conclusione è deviata in angolo. La ripresa si apre con il Parma che sfiora il raddoppio. Pezzella al 2' si invola sulla sinistra e tocca al centro per Man, zampata precisa del rumeno ma Pau Lopez respinge. Al 6' El Shaarawy non approfitta dell'assist di Dzeko e, complice una deviazione, mette di poco a lato. Al 9' calcio di rigore e raddoppio del Parma. Pellè parte in velocità da metà campo e in area, quando sta per calciare, Ibanez ci mette la gamba e lo stende. Dal dischetto Hernani è perfetto: palla a destra, portiere a sinistra. Al quarto d'oro Fonseca cambia volto alla squadra inserendo Perez, Cristante e, debutto per lui, l'americano Reynolds ma è Mancini a farsi pericoloso di testa su corner, palla però alta. Nel Parma lascia invece il campo un esausto Pellè, al suo posto Zirkzee. La partita si fa più nervosa con la Roma che prova a stringere d'assedio. Al 32' tiro angolato di Perez dal limite ma Sepe si distende e devia molto bene in angolo. Mihaila, pochi secondi dopo, in contropiede semina tre avversari e va anche al tiro, ma Lopez para. Fonseca allora ci prova inserendo anche Borja Mayoral e Diawara. Ora la Roma è tutta a trazione anteriore e cinge d'assedio la difesa avversaria ma il Parma resiste e non subisce come era successo nelle precedenti partite. Finisce 2-0. Gli emiliani sperano ora il miracolo salvezza, la Roma rallenta e perde la quarta posizione.

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