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«Il protocollo è tra i più severi»

CALCIO E COVID/LO AFFERMA IL PRESIDENTE DELLA FIGC GRAVINA. CENTRALITÀ DA PARTE DELLE LEGHE


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ROMA. Sul caso Lazio solo poche parole: "Il nostro protocollo è tra i più severi a livello internazionale, basta leggerlo e applicarlo. Se qualcuno lo applica in maniera difforme poi viene deferito. Questo è già avvenuto in passato, e funziona anche per la Lazio in questo momento, anche se non entro nel merito". Ma la questione è più ampia e tocca la Federcalcio da vicino, soprattutto riguardo la necessità di utilizzare un laboratorio unico per omogeneizzare i controlli e gli esiti dei tamponi. Gabriele Gravina lo sostiene da tempo e lo ribadisce a cavallo della pausa per le Nazionali, mentre le notizie che arrivano da Avellino confermano che il caso Lazio è sempre più intricato: la procura irpina ha disposto che vengano riprocessati i tamponi pre-Juve di Immobile e compagni, alla presenza di un suo perito. La via intrapresa per affrontare la crisi di 'sistema’ aperto dal caso Lazio è la centralizzazione dei controlli: "Condividiamo l'idea della centralità dei tamponi, l'avevo già proposta in precedenza e l'abbiamo già approvata in presidenza venerdì. Non entro nel merito dell'autodeterminazione delle singole leghe", ha detto Gravina al termine di un Consiglio federale con il presidente della Lega di A Paolo Dal Pino e quello della Lazio Claudio Lotito in presenza. D'accordo tutti, compreso il patron bianco-celeste: "Dalle Leghe ci è stato detto che sarà fatto - aggiunge Gravina - l'auspicio è che ci sia una centralità da parte di tutte le leghe, se questo non dovesse avvenire sarà la Federazione a farsene carico". Anche l'Italia presto si doterà dunque di una struttura unica come il Syn- Lab per la Uefa. A proposito di calcio internazionale, il monito del numero uno federale è sul fronte Asl, dove anche in questo campo la mancata omogeneità delle Aziende sanitarie locali ha creato diversi imbarazzi con Uefa e Fifa: "Sono preoccupato per il mancato coordinamento di alcune Asl - ha specificato il capo del calcio italiano - perché la mancata disponibilità di calciatori a livello internazionale comporta delle sanzioni. Ci siamo mossi con i ministri competenti. L'Italia da questo punto di vista non sta facendo una bella figura internazionale". Gravina parla di "pressione da altre federazioni" a causa di diversi nazionali che al momento sono stati fermati prima di partire per i loro rispettivi ritiri: "Siamo l'unica federazione in Europa che ha problemi di questo tipo", aggiunge Gravina. Non proprio il miglior biglietto da visita per la sua candidatura a membro dell'Esecutivo Uefa (con lui il consiglio ha anche indicato la conferma di Evelina Christillin quale componente del Consiglio della Fifa), anche se il numero uno federale si dice sicuro: "La settimana prossima vedrò il presidente della Uefa Alexandar Ceferin per un incontro già fissato da tanto tempo. Sarà una colazione di lavoro molto costruttiva e produttiva". Buone notizie sul fronte del budget, con la rimodulazione approvata oggi dal Consiglio che ha di fatto raddoppiato le attese: "Sembrava impossibile e invece oggi posso dire con orgoglio che abbiamo superato questo obiettivo: se la Figc ha potuto erogare 38 milioni di euro alle sue componenti, in maniera rilevante al calcio dilettante, questo è un obiettivo importante e una scommessa vinta", ha annunciato il presidente della Figc, non senza osservare tuttavia che l'obiettivo "è importante in un momento di grande difficoltà per il calcio, soprattutto per il mondo del calcio di base, che ha avuto dei ristori anche se secondo noi siamo ancora lontani dai riconoscimenti obiettivi che merita il calcio per la sua dimensione". Già in stato avviato le interlocuzioni con il ministero dell'Economia e delle Finanze in merito all'auspicato inserimento dei prossimi provvedimenti governativi per trovare forme di ristoro per le società professionistico.

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