Il ritorno degli acquirenti
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
BLACK FRIDAY/IL CARO PREZZI NON FERMA LO SHOPPING NATALIZIO DEGLI AMERICANI

di Serena Di Ronza NEW YORK. I prezzi alti e gli sconti non particolarmente generosi non fermano gli americani durante il Black Friday lasciando intravedere un boom degli acquisti fra novembre e dicembre, ovvero per le attese feste natalizie quest’anno all’insegna di un ritorno alle ‘vecchie’ tradizioni di cenoni e party in famiglia e con amici. In molti sono tornati allo shopping in persona: grandi magazzini e negozi hanno registrato un aumento del traffico, anche se i livelli del 2019, quelli prepandemia, restano ancora un lontano ricordo. E così ancora una volta sono le vendite online a spingere gli acquisti: quelle realizzate nel Giorno del Ringraziamento - che ha segnato l’avvio ufficiale della stagione degli acquisti per le feste - sono state pari a 5,1 miliardi di dollari. Mentre per il Black Friday le stime preliminari di Adobe Analytics indicano una cifra compresa fra gli 8,8 e i 9,6 miliardi, sopra quindi quelle del 2020. Gli oggetti più desiderati dagli amanti dello shopping sono stati l’abbiglimento, i videogiochi e le console ma anche gli smartwatch. La domanda per l’elettronica in generale è stata molto sostenuta lasciando intravedere un fine novembre-dicembre record per Apple. Secondo alcuni analisti Cupertino potrebbe vendere 40 milioni di iPhone fra il Black Friday e Natale. Negli acquisti buona parte degli americani ha privilegiato l’opzione ‘pay later’ o la rateizzazione della spesa, concedendosi una maggiore flessibilità nello shopping. Il buon calcio di inizio del Black Friday lascia intravedere un nuovo record per gli acquisti online durante le feste: potrebbero sfondare quota 200 miliardi di dollari, spingendosi a 207 miliardi. Complessivamente fra online e in persona. la National Retail Federation prevede un aumento delle vendite fra novembre e dicembre dell’8,5-10,5% per un totale di 843,4-859 miliardi. Il boom all’avvio della stagione delle feste è in parte legato al timore di scaffali vuoti avvicinandosi al Natale o tempi di consegne lunghi dovuti alla scarsità di prodotti disponibili a causa delle strozzature alle catene di produzione. Strozzature che stanno facendo balzare i prezzi di qualsiasi prodotto, dalla tavola all’abbigliamento. La volata dell’inflazione si è accompagnata da sconti meno generosi il Black Friday, in media il 7% più bassi di quelli dello scorso anno. Un mix che, comunque, non ha fermato lo shopping e la volontà di voltare pagina e di provare a tornare agli acquisti in persona.
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