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Il sogno si è avverato

Champions League/Quattro reti di Ilicic, lombardi ai quarti. È fatta la storia in un “Mestalla” deserto


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PIÙ FORTE della paura dei tifosi rimasti a casa, più rapida di chiunque nel correre incontro alla storia da piccola parvenu di provincia. A Valencia, l'Atalanta si regala un sogno a porte chiuse, i quarti di finale di Champions League, forte anche del 4-1 del 19 febbraio a San Siro quando l'emergenza sanitaria era solo poco più d'una ipotesi. Segna soltanto Ilicic, che rompe subito il ghiaccio, poi raddoppia sempre dal dischetto per tentare la fuga e infine riacciuffa la vittoria per 4-3 in contro-rimonta, mentre la difesa di Gasperini concede i due pari di Gameiro e pure il temporaneo punto del sorpasso a Torres con altrettante amnesie.Una gioiosa distrazione nel bel mezzo del picco dell'epidemia da Coronavirus che non sembra finire mai, d'una provincia ormai divenuta tristemente la zona rossa d'Italia per distacco: 1.472 positivi, più 248 rispetto a lunedì, 195 solo nel capoluogo, morti saliti da 90 a 112 in 24 ore, festeggiamenti rigorosamente a casa e un'intera economia territoriale che sta chiudendo sponta- neamente i battenti fra la solidarietà all'ospedale Papa Giovanni XXIII anche dei sostenitori della Curva Nord e dell'Associazione Tifosi Atalantini in testa.Rispetto all'andata ci sono Sportiello (di Alzano Lombardo, altro paese-focolaio) per Gollini (mignolo sinistro lussato) e Djimsiti per Toloi (flessore destro), ma i problemi di formazione altrui lasciano la difesa in mano al mediano riciclato Coquelin e a Diakhaby che al 3' regala il penalty (paletta verde del Var) a Ilicic, autore di un doppio passo sul lato corto di destra dell'area piccola, franandogli addosso: trasformazione centrale di potenza e strada in discesa.Soler (7') non spaventa il portiere nerazzurro sulla seconda palla da corner di Parejo concessa da Palomino, Rodrigo (9') invece da fuori gli scalda i guantoni chiamandolo al tuffo. Palomino, che a campi invertiti aveva regalato il gol della bandiera a Cheryshev, stavolta arpiona male il filtrante di Rodrigo (21') consentendo così a Gameiro di controllare e girare in porta di sinistro. Al 25' Pasalic svetta in modo imperfetto sul corner dell'apripista sloveno, due minuti e Gomez alza il pallonetto dai venti metri servitogli da Pasalic dopo il borseggio a Diakhaby a metà campo. I bergamaschi regalano troppi palloni in uscita, ma anche la mira del rientrante Rodrigo (sinistro a giro alla mezzora) è difettosa. Davanti si punta sulle ripartenze, anche da angolo subìto, vedi Ilicic che al 36' smarca Pasalic, chiuso da Wass. A otto dall'intervallo (3' di recupero) il favore di ritorno del croato con Cillessen a sventare la minaccia fuori dalla sua area. Al 43' il Var scopre la mano sinistra di Diakhaby, ancora lui, dritta sulla sfera per fermare l'incursione di Ilicic che così può presentarsi la seconda volta dagli 11 metri senza fallire, stavolta piazzandola nell'angolino. De Roon non ce la fa dopo un colpo all'occhio da Rodrigo e gli subentra (45') Zapata (scala Gomez, poi Pasalic), poco prima della pausa Cillessen abbassa la saracinesca sulla punizione di Ilicic. Nella ripresa, Celades inserisce Guedes per il difensore colpevole sui due rigori (scala l'ex interista) e il 2-2 arriva al culmine di un tourbillon di emozioni: al 3' Torres Sportiello dice di no a Torres, sbucato di testa su cross dal fondo di Rodrigo, al 5' Freuler viene fermato dal- la traversa dopo la combinazione tra Zapata e Ilicic ed ecco la seconda impattata, in gioco aereo, del francese dei locali (6') sul traversone dell'esterno alto a destra cui il colpaccio non era riuscito.All'11' il bomber locale di giornata riceve da Soler ma da terra non incrocia il tiro, al quarto d'ora è il corpo di Pasalic a stoppare Ilicic, a rimorchio del colombiano sull'iniziativa di Gomez. Al 22' Parejo lancia Torres in corridoio, Palomino è fuori posizione e il pallonetto dal limite è cosa fatta per il 3-2 dei blanquinegros.Al 25' Cillessen sventa il diagonale chiamato a Zapata da Hateboer, ma c'è sempre il tutto-sinistro col 72 sulle spalle e mettere le cose a posto: Duvan guida il contropiede e gli restituisce il pallone, controllo e diagonale sono perfetti. Di là entrano Cheryshev (29') per Coquelin e Florenzi (34') per Rodrigo, di qua Malinovskyi (33') per il Papu e Tameze (38') per Pasalic a cavallo del 4-3 di Ilicic sotto la traversa, servitogli in orizzontale da Freuler, e la parata di Sportiello sul piazzato dal fondo da sinistra di Torres. Zapata la alza su invito da Malinovskyi, Sportiello esce bene su Gameiro lanciato da Ferran. Si festeggia, ma con compostezza, anche in campo: ci si dà di gomito, niente contatti e strette di mano, niente abbracci. Nell’altro ottavo in programma ieri, mesto addio alla Champions della finalista dello scorso anno. Il Tottenham di Mourinho è stato battuto dal Lipsia anche al ritorno (andata 0-1) con un secco 3-0 grazie alla doppietta di Sabitzer (10' e 21' del primo tempo) e al gol di Frosberg al 42' della ripresa. I

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