Inizia il conto alla rovescia
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
JUVENTUS/Ronaldo mette nel mirino il primato di Higuain ora che lo scudetto è solo una formalità

TORINO. Continuano a macinare record su record, la Juventus e Cristiano Ronaldo. Perché il club bianconero e il fenomeno portoghese viaggiano a braccetto: il nono titolo consecutivo sembra ormai una formalità, il numero 7 ha riscritto la storia. Giusto ventiquattro mesi fa, il 16 luglio 2018, muoveva i primi passi all'Allianz Stadium per la presentazione da nuovo giocatore della Juve, ora ha superato quota 50 reti in serie A. E già questo è un record: è il primo nella storia a fare cifra tonda in Italia, in Spagna e in Inghilterra, ma soprattutto è stato il più veloce, perché nessuno ci aveva impiegato soltanto 61 partite nel nostro campionato. L'anno scorso si era fermato a 21 reti, contro la Lazio grazie a una doppietta è arrivato a 30, ma ha ancora quattro gare a disposizione per incrementare il proprio bottino. E per superare un'altra leggenda: Felice Borel è a 31, il suo record di giocatore della Juve più prolifico in una singola stagione resiste addirittura dal 1933/1934. Ronaldo vuole continuare a segnare, in palio ci sono anche il titolo di capo-cannoniere e la Scarpa d'Oro. La doppietta di lunedì lo ha portato in testa alla classifica insieme a Ciro Immobile, anche lui a segno nel faccia a faccia dello Stadium, e la loro sfida proseguirà in questo rush finale di stagione. E poi c'è Robert Lewandowski: il polacco guarda tutti dall'alto con le sue 34 reti, CR7 lo ha già messo nel mirino. Senza dimenticare Gonzalo Higuain, in cima ai cannonieri di tutti i tempi in serie A a quota 36. Agli obiettivi personali, poi, vanno aggiunti quelli di squadra, e la Juventus è a un passo dal titolo. "Una vittoria veramente importante, ci siamo quasi ragazzi" ha scritto Ronaldo sul proprio account Instagram subito dopo il 2-1 contro la Lazio. Il countdown, infatti, è già partito, e ha messo come "data X" giovedì 23 luglio. In questo caso, però, i bianconeri dipenderanno dai risultati dell'Inter: se i nerazzurri non dovessero battere la Fiorentina, il tricolore può arrivare in Friuli, sempre che la Juve vinca alla Dacia Arena. Proprio come accadde il 5 maggio del 2002, con la Juve che vinceva a Udine e la squadra di Hector Cuper che cadeva sotto i colpi della Lazio. Oppure, più verosimilmente, si potrebbero rinviare i festeggiamenti a domenica notte, quando la Sampdoria farà visita allo Stadium. In ogni caso, il conto alla rovescia è cominciato: Maurizio Sarri è vicinissimo a conquistare il suo primo titolo in Italia. Poi si potrà iniziare a pensare alla Champions League, tra la missione rimonta contro il Lione e il sogno di una coppa da alzare a Lisbona. Proprio a casa di Ronaldo
















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