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Inizia l’era del «Maradona»

Europa League/Oggi nello stadio che porta il nome del suo più grande giocatore il Napoli sfida la Real Sociedad in un match decisivo per le qualificazioni


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NAPOLI. Vanno bene la vittoria e il pareggio, ma Rino Gattuso non ha nessuna intenzione di rilassarsi. "Saremo i primi a giocare nello stadio Maradona, sento emozione e senso responsabilità. C'è l'importanza della partita di oggi in cui voglio un grande Napoli". È netto il tecnico azzurro alla viglia della sfida di Europa League con la Real Sociedad che chiude un girone molto equilibrato, guidato dal Napoli con 10 punti ma inseguito dagli spagnoli e dagli olandesi dell'Az a quota 8. Tutto ancora possibile, dal primo posto all'eliminazione in caso di ko visto che l'Az è favoritissimo sul Rijeka cenerentola. Sarà il primo verdetto stagionale, in attesa di quello nelle mani del Collegio di garanzia dello sport sul ricorso del club partenopeo sul caso Juve-Napoli. L'udienza, si è appreso in serata, è stata fissata per il 22 dicembre prossimo, e a Napoli si spera possa ribaltare i primi due gradi di giudizio che hanno sentenziato il 3-0 a tavolino e un punto di penalizzazione. "Mi aspettavo di arrivare all'ultima giornata per decidere la qualificazione - spiega Gattuso -. Ora c'è il primo obiettivo della stagione, sarà dura ma ci vuole una grandissima partita in tutte e due le fasi, a loro mancano due giocatori importanti ma sono imbattuti da tempo e questo fa capire l'importanza della squadra che affrontiamo". La Real Sociedad, che arriva senza gli attaccanti David Silva e Oyarzabal, viene da tre pareggi consecutivi ma è vivi e vuole provarci fino in fondo. Il Napoli, però, non vuole fallire il primo appuntamento ufficiale nello stadio "Diego Armando Maradona", come recita una scritta postata oggi dal Napoli nell'impianto dopo l'ufficializzazione da parte del Comune del cambio di nome. E così gli azzurri saranno al top, con Osimhen ancora a guardare, ma con Lozano, Zielinski e Insigne alle spalle di Mertens, per un quartetto che fa paura. Dietro, Gattuso punta sulla qualità di Fabian Ruiz e i muscoli di Bakayoko davanti alla difesa comandata alla coppia Koulibaly-Manolas. Il Napoli c'è, viene da due 4-0 in campionato e vuole chiudere da primo il girone per sognare davvero la coppa. Gattuso vuole la giusta mentalità: "Sono qui da un anno e sono molto soddisfatto anche perché ho una squadra giovane e molto forte. Ora dobbiamo migliorare quando non troviamo le giocate o becchiamo la giornata storta dobbiamo saper stare lì, non andare fuori di testa, tenere botta. Questo è il passo avanti di mentalità". Una mentalità che ha chiaro il tecnico basco Alguacil: "Non vediamo l'ora - dice - di giocare, di godermi la partita e di vincerla. Dico solo che i giocatori ed io siamo convinti, fiduciosi, concentrati, sappiamo che di fronte c'è una super squadra, una squadra Champions, ma noi siamo la squadra che ha creato di più in Europa League e se vinciamo saremo i primi del gruppo, scenderemo in campo con voglia di vincere ma anche con umiltà e rispetto. È anche la gara di inaugurazione dello stadio Maradona, per noi sarà un onore giocare la prima, ma lo sarà di più vincendo".

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