Inizia l’era PirloInizia l’era Pirlo
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
La chiamata del nuovo «mister» sulla panchina bianconera al posto dell’esonerato Sarri ha sorpreso davvero tutti. «La Juve è un’opportunità fantastica»

TORINO. "La Juve è un'opportunità fantastica, e io sono pronto": sono le prime parole da allenatore bianconero di Andrea Pirlo. Gli aggettivi per lui, in tanti anni di carriera da calciatore, si sono sprecati, ma nessuno finora l'aveva chiamato mister. Una definizione strana anche per Gigi Buffon che, dopo aver calcato insieme i campi di mezzo mondo con la Juventus e con la Nazionale, se lo ritrova come allenatore. La chiamata di Andrea Pirlo sulla panchina bianconera, al posto dell'esonerato Maurizio Sarri, ha sorpreso davvero tutti. "Quindi ora devo chiamarti Mister!?!?!", si chiede il portiere, tra i primi a fare gli auguri al compagno di tante battaglie per questa nuova sfida, mentre tanti si domandano come sarà la squadra dell'ex centrocampista, alla sua prima esperienza in panchina. Qualcosa del credo del campione del Mondo 2006, in realtà, lo si può intuire spulciando tra le numerose interviste. "La mia squadra? - diceva presentandosi ai giornalisti come allenatore dell'Under 23 - Dovrà dominare il gioco". Come lo spiega a Fabio Cannavaro, tra il serio e qualche risata, in una diretta Instagram durante il lockdown: "Il mio sistema di gioco preferito? Dipende dai giocatori, però 4-3-3 tutti avanti e via". E poi "grande possesso palla", come quando in mezzo al campo dettava i tempi delle sue squadre. "Te la faccio girare anche dietro la panchina la palla", aggiungeva con una battuta che scatena le risate dell'ex compagno. "Dipende dai giocatori - ripeteva tornando serio Pirlo - però il 4-3- 3 mi piace...". La base da cui partire con la Juve per ritrovare gioco e vittorie potrebbe quindi essere questa, anche se per ora il Maestro diventato Mister - lo slogan utilizzato dal club per annunciarne l'ingaggio - si limita a dirsi "contento e orgoglioso di ricevere tanta stima e fiducia dalla Juventus". Una "opportunità fantastica", scrive nel suo primo tweet da allenatore per la quale assicura di essere "pronto", nonostante debba ancora sostenere gli ultimi esami a Coverciano per avere tutte le carte in regola per allenare. La Juventus, per l'ex mago delle punizioni, è una scelta identitaria, come per Zidane il Real Madrid, ed è ai valori della tradizione bianconera più che ai moduli che probabilmente si ispirerà. Non potrebbe essere altrimenti per chi a fine carriera giurava che non avrebbe mai fatto l'allenatore. "Ho cominciato ad appassionarmi durante il corso e mi sono infognato: ho capito quale sarebbe stata la mia strada quando di notte, invece di dormire, pensavo a come mettere i giocatori in campo", ha ammesso Pirlo, dando ragione all'amico Rino Gattuso: a far l'allenatore "si dorme poco".
















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