INTER e l'elogio di gruppo
- direzione167
- 5 giu 2022
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Scudetto/Nona vittoria di fila, ma Conte non s’illude ed esalta chi ha giocato meno

MILANO. La vittoria contro il Bologna ha sancito un record che fa ben sperare i tifosi dell’Inter. Contro i rossoblù la squadra di Antonio Conte ha conquistato la nona vittoria consecutiva in campionato, come non accadeva da 14 anni. L’ultima volta che i nerazzurri riuscirono a centrare una striscia vincente così lunga fu infatti nel 2007, quando alla guida della squadra c’era Roberto Mancini e alla fine di una stagione dominata arrivò il secondo scudetto consecutivo (dopo quello assegnato a tavolino). Difficile fare paragoni con la squadra dell’epoca: nel 2006/07, trascinata da Zlatan Ibrahimovic, l’Inter dominò una Serie A rimasta di fatto senza rivali, conquistando il record di punti in una singola stagione (97, poi infranto dallo stesso Conte con la Juventus 2013/14) e arrivando al mostruoso, nonché ancora imbattuto, primato di 17 vittorie consecutive. Ora la Serie A appare decisamente più equilibrata, ma il cambio di passo avuto dai nerazzurri negli ultimi due mesi ha permesso loro di fare il vuoto e avvicinare l’obiettivo che tutti i tifosi bramano e che aspettano da undici anni. Anche lo stesso Conte, pur con tutte le precauzioni del caso, ha cominciato a sbilanciarsi un po’ di più nelle dichiarazioni. Del resto, con 8 punti di vantaggio sul Milan (che ha una partita in più) e 12 su una Juventus lontana parente di quella delle ultime nove stagioni, la strada verso il titolo appare in discesa. Le nove vittorie consecutive nelle prime nove gare del girone di ritorno, per altro, rappresentano un ulteriore record, condiviso con la Juve di Allegri 2017/ 18 e con il Milan di Sacchi 1989/90 (che però non si laureò campione). Insomma, la strada è ancora lunga, dopo il recupero col Sassuolo mancheranno 9 giornate, condite da tre scontri diretti (Napoli, Roma e Juventus), ma l’Inter sembra avere tutti i numeri in regola per tornare laddove manca da troppo tempo. “Non è la vittoria scudetto, perchè va conquistato sul campo e deve esserci una matematica che te lo assegna. Ci sono ancora 10 partite da giocare e sappiamo che la strada è ancora lunga ha detto Conte sabato dopo la vittoria del Dall’Ara - il campionato italiano è difficile, chiaro che man mano che diminuiscono le partite è inevitabile cominciare a vedere qualcosa. Noi lo vediamo più vicino, altri un po’ più lontano, però tutti vediamo lo stesso obiettivo. Starà a noi continuare a fare questo percorso e meritarci il primo posto. Non abbiamo fatto ancora niente”. Antonio Conte ha fatto poi un piccolo bilancio dei suoi due anni all’Inter, dalle vittorie sfiorate nella passata stagione al percorso di quella attuale: “Sono stato chiamato all’Inter per cercare di cambiare la storia degli ultimi anni. L’obiettivo era in tre anni di riuscire a vincere o comunque a costruire qualcosa che potesse essere credibile e dare orgoglio ai tifosi dell’Inter. Qualcosa è cambiato dall’inizio del percorso, ma siamo stati e dobbiamo continuare a essere bravi e concentrati sul lavoro. Noi dobbiamo incidere sul presente, come stanno facendo i ragazzi. Quello che riguarda la società ci interessa, ma non possiamo influire in nessun modo”. Infine, l’allenatore nerazzurro ha voluto celebrare l’unita del suo gruppo e ha spiegato come la squadra sia più pronta rispetto all’anno scorso a conquistare trofei: “Tutto questo è merito dei calciatori. Prendo a esempio Ranocchia, che non ha giocato tantissimo, ma quando è stato chiamato in causa si è sempre fatto trovare pronto. Merito dello staff, che fa un grande lavoro con ogni calciatore, sia dal punto di vista fisico che tecnico. Se non avessi avuto fiducia in Andrea, avrei fatto giocare De Vrij anche dopo soli due allenamenti. Tutti i calciatori di questa rosa sanno che hanno la mia totale fiducia. Si è creato qualcosa di veramente bello con questo gruppo. Loro sanno che non guardo i nomi, ma che le mie sono scelte per il bene dell’Inter. Vogliamo andare fino alla fine, sarebbe bello coronare una stagione difficile con qualcosa di bello e regalare una soddisfazione ai tifosi. L’anno scorso ci siamo andati vicino, sono convinto che quest’anno siamo più pronti”.
















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