Inter-Icardi: divorzio ufficiale
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
MERCATO/IL “RIBELLE” MAURITO VA AL PSG DOPO SETTE ANNI DI RECORD E POLEMICHE

MILANO. Termina dopo sette anni, di gol e polemiche, di record e proteste, la storia tra Mauro Icardi e l'Inter. Il club nerazzurro lo ha ceduto a titolo definitivo al Psg, dove l'argentino ha giocato in prestito dalla scorsa estate. 58 milioni di euro, bonus compresi, che vanno quasi interamente nelle casse dell'Inter, una plusvalenza da record che fa felici Marotta e Zhang con una clausola che permette di incassare altri 15 milioni in caso di cessione in Italia. Gran parte dei tifosi festeggia sui social ma sono in tanti anche a rammaricarsi per l'addio di un giocatore capace di vincere per due volte la classifica capocannonieri della Serie A, il nono attaccante più prolifico della storia dell'Inter con 124 gol e 28 assist in 219 presenze. Icardi arriva all'Inter nel 2013. La stagione successiva riesce a segnare 22 reti vincendo il primo titolo di capocannoniere. Nel 2015 diventa capitano dell'Inter. Le qualità tecniche dell'argentino sono indiscusse ma vengono offuscate dalle polemiche fuori dal campo, dalle tensioni nello spogliatoio, dall'utilizzo discutibile dei social network e dal ruolo ingombrante della moglie e agente Wanda Nara che gli costa, forse anche a causa della telenovelas con Maxi Lopez, il posto in nazionale. A febbraio 2016 il primo strappo con la Curva Nord: l'Inter perde col Sassuolo 3-1 a Reggio Emilia, a fine partita la squadra lancia le maglie ai tifosi che le respingono, Icardi sbotta, li insulta, nasce un'accesa discussione, poi il chiarimento. Ma l'episodio farà discutere a distanza di un anno, con la precoce biografia dell'attaccante che torna sull'accaduto con toni accesi. Da quel momento la Nord dichiara guerra a Icardi, dividen- do anche San Siro tra i fischi degli ultras e l'applauso delle tribune. Una vita sempre sotto i riflettori, complice anche la scelta di Wanda Nara che, da showgirl, decide di curare gli interessi del marito. Ogni trattativa di rinnovo, ogni sessione di calciomercato viene gestita via social. Dal corteggiamento del Napoli nell'estate del 2016, scandita dai tweet di Wanda Nara, fino alla trattativa del 2019 che mette una pietra tombale sulla storia di Icardi all'Inter. A fine dicembre 2018 il ds Ausilio definisce 'cinepanettone' le dichiarazioni di Wanda sul futuro dell'attaccante. La tensione è altissima, Icardi ritarda il rientro dalle vacanze e viene multato. La moglie e agen- te, ospite fissa a Tiki Taka, utilizza la trasmissione per trattare pubblicamente col club. Contemporaneamente cala il rendimento di Icardi. Per difenderlo Wanda in tv attacca Spalletti e i compagni di squadra: ''Viene servito poco e deve giocare di più con Lautaro''. E' l'11 febbraio. Due giorni dopo l'Inter gli toglie la fascia con un tweet di poche righe. Brozovic apprezza la decisione e mette anche un like al post. Inizia la guerra: Icardi non parte per la trasferta europea col Rapid Vienna, per settimane non gioca lamentando un problema al ginocchio smentito ufficialmente da un comunicato del club. A fine marzo torna ad allenarsi in gruppo dopo più di un mese ma deve contendersi la maglia da titolare con Lautaro. L'ultima partita con la maglia nerazzurra è contro l'Empoli il 26 maggio, gara in cui sbaglia clamorosamente un rigore. Il tramonto di una storia d'amore e d'odio che ha riempito pagine di giornali, un rapporto altalenante che ha portato l'Inter al centro di un ciclone che si è placato solo con un addio e con un tweet di Wanda: ''Felice di realizzare i tuoi sogni e insieme al Psg li realizzeremo''.
















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