Inter, roba da pazzi
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
SERIE A/A San Siro i nerazzurri di Conte giocano il peggior primo tempo della stagione e vanno sotto di due reti contro il Torino. Poi Lukaku e Lautaro ribaltano il risultato

MILANO. Difficile, forse impossibile, togliere il seme della pazzia all'Inter. Una pazzia che torna periodicamente protagonista tra i nerazzurri, costantemente in bilico tra grandi prestazioni e il rischio di sconfitte cocenti. E la gara contro il Torino non può che confermare come questa follia sia ormai insita nel dna anche della squadra di Conte. A San Siro Lukaku e compagni giocano il peggior primo tempo della stagione e vanno sotto 0-2, sembrando ormai alle corde. E invece basta una scintilla, un gol in mischia di Sanchez, per vedere una fiammata di quello che potrebbe essere ma che finora non è stato: quattro gol in meno di mezzora e ritorno alla vittoria dopo quasi un mese, con il solito Lukaku trascinatore e con tre punti che permettono a Conte di tornare a respirare dopo le difficoltà delle ultime settimane. Eppure fin lì il Torino era stato praticamente perfetto, capace non solo di bloccare ogni iniziativa interista ma anche di pungere con vigore. Senza capitan Belotti (fermatosi nel riscaldamento per i problemi al solito ginocchio destro che continuano a tormentarlo, già oggi dovrebbe sottoporsi agli esami) e senza Giampaolo, positivo al Covid così come altri quattro giocatori, i granata a San Siro sorprendono con un 3-5-2 che manda subito in difficoltà la squadra di Conte. Grande protagonista Zaza, scelto all'ultimo per sostituire Belotti, che sfiora subito il vantaggio (destro al volo a lato su lancio di Verdi), sprecando poi ancora a tu per tu con Handanovic. Il Toro perde anche Verdi, ma non smette di dominare e allo scadere del primo tempo passa: colpo di tacco di Meité, Zaza incrocia col sinistro e batte Handanovic. L'Inter in tutto questo sembra inerme, non riesce mai a rispondere se non con qualche iniziativa estemporanea e rimane in continuo affanno quando deve difendersi. Come a inizio ripresa, quando Bonazzoli lancia Singo che viene toccato in area da Young: La Penna lascia correre ma, richiamato al Var, concede il rigore che Ansaldi realizza. Un colpo da ko? No, anzi, perché la reazione nerazzurra è veemente. Nel giro di cinque minuti Sanchez (tap-in dopo una traversa di Lukaku) e lo stesso Lukaku (tocco sotto porta su assist del cileno) trovano il pareggio, con il belga che sfiora il vantaggio con un mancino dal limite che sbatte sul palo. I cambi di Conte, che lancia nella mischia anche Lautaro Martinez nel tridente pesante, danno ancora più vigore all'Inter, che continua a spingere. L'episodio che cambia la gara arriva a poco meno di 10' dal termine, quando Nkoulou stende Hakimi in area, con La Penna che ferma l'azione per fuorigioco. Tuttavia, al Var il fischietto cambia idea: il tentativo di giocata del difensore granata rimette in gioco l'ex Borussia Dortmund, l'arbitro concede il rigore e Lukaku spiazza Sirigu. Il Toro esce definitivamente dal campo, lasciando spazio anche a Lautaro Martinez di segnare il definitivo 4-2 su assist del solito Lukaku. Una vittoria che non cancella le difficoltà viste in campo ma che tuttavia ridà fiducia ai nerazzurri, che mercoledì ospiteranno il Real Madrid a San Siro, in una gara decisiva verso gli ottavi di Champions League: servirà però un'altra Inter, magari meno pazza, per riaprire il discorso qualificazione
















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