Inzaghi: io ci credo
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
SERIE A/Partita chiave stasera per il tecnico biancoceleste contro i rossoneri per rilanciare le ambizioni scudetto

ROMA. L'emergenza? "Uno stimolo in più, lo abbiamo dimostrato martedì sera a Torino". Simone Inzaghi parla come un generale che si coccola le sue truppe in vista di un nuovo assalto decisivo. Una Lazio che dopo lo scivolone a Bergamo ha ripreso i giri vincendo con Fiorentina e Torino in rimonta, nonostante le defezioni che aumentano gli uomini in infermeria e le prime squalifiche che in vista di stasera all'Olimpico contro il Milan gli tolgono dalle opzioni sia il cpocannoniere della Serie A Ciro Immobi- l, che la sua spalla Felipe Caicedo. Resta il solo Correa (peraltro non al top) come attaccante e alle sue spalle sembra probabile l'avanzamento di Luis Alberto grazie al recupero di uno tra Cataldi e Leiva: "Siamo abituati a vivere in emergenza in questo periodo - ammette il tecnico biancoceleste da Formello - ma con qual- siasi modulo o schieramento, la squadra penso domani possa fare un'ottima gara. L'emergenza è uno stimolo in più, lo hanno dimostrato i ragazzi a Torino. Era la terza partita in tre giorni e hanno dimostrato carattere, umiltà e spirito di sacrificio". In situazioni del genere la pretattica finisce in soffitta, si ragiona piuttosto sulla quantità e sulla resistenza anche in vista dei prossimi impegni. E se al "nostro primo scudetto mancano solo 7 punti", specifica Inzaghi riferendosi all'obiettivo Champions che è ormai una pura formalità, i fari sulla Lazio sono puntati in ottica scudetto. Per sentirsi pienamente in corsa servirà vincere anche stasera contro i rossoneri di Pioli: "Sappiamo da dove siamo partiti ma dobbiamo andare prima avanti, poi dopo aver conquistato la Champions ragioneremo partita dopo partita. Finora abbiamo costruito qualcosa di grandioso che senza questo gruppo non sarebbe stato possibile conseguire. Ma guardiamo avanti, al Milan, squadra organizzata con ottimi giocatori e da affrontare nel migliore dei modi". Sarà l'occasione per rivedere ancora una volta il suo predecessore sulla panchina biancoceleste: "Pioli lo conosco bene, era qui quando allenavo la Primavera, è ottimo allenatore e molto preparato. Un'ottima persona con il quale è stato bello parlare di calcio quando era qui. Ibrahimovic? Un top player, sarà un osservato speciale". Ma al di la degli avversari, mai come in questo periodo la Lazio pensa solo a se stessa. Anche perché le ultime notizie dalla seduta di oggi suonano un altro campanello d'allarme sulle condizioni di Lazzari, anche se Inzaghi rassicura: "Ieri era un po’ affaticato ma sarà convocato e penso possa essere della partita". Di- verso il discorso per i due centrocampisti di cui necessita il tecnico per poter avanzare Luis Alberto: "Dobbiamo valutare le condizioni di Leiva e Cataldi, se possono aiutarci. Lo vedremo in giornata: hanno grandissima voglia ma hanno qualche problema. Ci siamo presi un giorno in più, ieri si sono mossi con la squadra. Leiva sta un po’ meglio ma ha fatto solo la prima mezzora dopo 25 giorni". La sensazione è che spetterà a Cataldi stringere i denti e prendersi le chiavi della regia, con il brasiliano pronto a subentrare.
















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