Italia: missione QatarItalia: missione Qatar
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Mondiali 2022/Esordio nel girone e tre partite in una settimana: ecco la Nazionale

di Giuseppe Milano
PARMA. Quattro mesi senza nazionale, senza match, senza allenamenti. Mancava il campo all’Italia e al suo tecnico Roberto Mancini che oggi giocherà a Parma la sua ventottesima partita sulla panchina azzurra. E non sarà una gara come le altre. Certo, il 2021, causa covid, regalerà a Chiellini e compagni prima gli Europei e poi la fase finale della Nations League ma lo stadio Tardini ospiterà una “prima”da non sbagliare. Lo stesso Mancini non nasconde che “si deve partire bene” in queste qualificazioni ai mondiali del Qatar del prossimo anno. Anche perché il calendario non è stato benevolo con l’Italia. A Parma, stasera, sarà infatti già sfida vera, sfida dura. L’Irlanda del Nord ha mancato la qualificazione agli Europei solo allo spareggio, perso contro la Slovacchia, ha messo in difficoltà tante big e si presenta come l’avversario più ostico del trittico che in una settimana vedrà gli azzurri in campo anche con Bulgaria e Lituania. “Non ci vediamo da tanti mesi e l’Irlanda del Nord sarà l’avversario più insidioso” chiosa Mancini che riflette anche sull’inedita formula “non semplice” dei tre match di qualificazione in una settimana. Ma la squadra “ha la mentalità giusta. Sa che vede partire bene”. Partire col piede giusto, subito con un successo, ma anche con grande equilibrio perché gli avversari di oggi sono “fisicamente forti e sanno difendere molto bene, ripartendo in contrattacco. Dovremo avere molta pazienza, perché gli spazi saranno molto ridotti. Soprattutto all’inizio non sarà facile”. Roberto Mancini e l’Itaia ritornano al Tardini esattamente due anni dopo il match di qualificazione agli Europei contro il Liechtestein. Allora, era il 26 marzo del 2019, l’Italia si impose per 6-0. Ma Parma porta bene ai colori azzurri anche con avversari più quotati: sui sette precedenti il bilancio è di sei vittorie ed una sola sconfitta, un’amichevole con la Francia del 2012. Vittorie e spettacolo con oltre venti reti siglate, quasi tre a partita. In più Mancini celebrerà i venti anni da allenatore. Nel marzo del 2001 iniziò la sua carriera in panchina con la Fiorentina ed ora è pronto a ripartire anche perché, scherza in conferenza stampa, “ho riposato tanto in questi mesi e quindi di energia ne ho tanta. Mi mancava molto il campo”. E il campo riserverà poche incognite di formazione visto che Mancini dice “di avere le idee chiare. Ho solo un dubbio che risolverò all’ultimo” e si riferisce a Barella, arrivato ieri in ritiro dopo avere superato i problemi covid di casa Inter. Possibile infatti un ruolo da titolare per il centro-campista: “Conosce la squadra - afferma il Ct - ha iniziato con noi. Abbiamo fatto un allenamento un po’ più intenso, quello di concetto era di ieri. Non ha perso molto, decidiamo poi domani sull’impiego”. Per il resto Donnarumma fra i pali con Chiesa, Immobile e Insigne in attacco. In difesa Chiellini con Florenzi, Emerson e Bonucci che entra nel club esclusivo dei nazionali con cento presenze. Un gettone importante con l’amico e compagno Chiellini che già lo vede come suo successore a “capitano dell’Italia e della Juventus. Anzi, Leo lo è già di fatto”. Chiellini invece salirà a quota 106 e, spiega, “domani dovremo toglierci un po’ di ruggine di dosso visto che non ci vediamo da oltre quattro mesi”. Ma il clima azzurro “è magico”, un termine che ha usato anche lo stesso Roberto Mancini che, anche se come detto sarà atteso da sfide decisive in Europa nei prossimi mesi, ora vuole “solo pensare al cammino per il Mondiale” in un anno che tra qualificazioni, Europei e Nation League dovrà riservare tante vittorie come lo scorso anno. “Credo che dobbiamo vincerne di più...”, conclude perentorio il cittì azzurro.
















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