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Juve al nodo Champions

SERIE A/Dopo la conquista del nono titolo d’Italia consecutivo bianconerchiamati a confrontarsi con il vero obiettivo stagionale


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TORINO. Con una giornata di ritardo, ma la Juventus è arrivata all'obiettivo: aveva fallito il primo match point di Udine, il tricolore è arrivato contro la Sampdoria. È il nono consecutivo, Leonardo Bonucci lo dedica alla concorrenza: "C'era chi ha pensato di poterci togliere il tricolore dal petto, c'era chi voleva fare un campionato a parte pur essendo arrivato a chissà quanti punti di distacco, ma noi ci abbiamo sempre creduto e abbiamo sempre fatto squadra" le parole del capitano bianconero dopo l'ennesima impresa. Ma è già tempo di guardare al futuro, tra appena undici giorni comincerà la nuova missione: entrare nelle migliori otto d'Europa. Prima, però, ci sarà da ribaltare il Lione. L'1-0 del Parc OL brucia ancora, la sconfitta del 26 febbraio scorso è tra i rimpianti della stagione pre- Covid. Ma c'è la possibilità di rimediare, il 7 agosto gli uomini di Rudi Garcia si presenteranno all'Allianz Stadium non proprio nelle migliori condizioni: la Ligue 1 è terminata ufficialmente a marzo, i francesi non giocano una gara ufficiale da quasi cinque mesi. Anche Maurizio Sarri, però, deve fare i conti con l'infermeria, l'ultimo ad esserci finito è Paulo Dybala. "La preoccupazione che sia un problema muscolare c'è, è concreta" diceva il tecnico dopo aver vinto lo scudetto. Ora, con in mano l'esito degli esami strumentali svolti al JMedical, può tirare un mezzo sospiro di sollievo: "elongazione del muscolo retto femorale della coscia sinistra, le sue condizioni verranno valutate di giorno in giorno" recita il comunicato del club con la diagnosi sullo stop del fantasista argentino. Niente sfide contro Cagliari e Roma, anche se poco importa, mentre per il Lione è tutto da definire: in media ci vogliono un paio di settimane, la Joya proverà un recupero lampo pur con tutta la cautela necessaria. Anche perché, in caso di ribaltone contro il Lione, la squadra partirà per il Portogallo e le gare secche saranno tutte ravvicinate, perciò ci vuole massima prudenza per evitare pericolose ricadute. Il futuro imminente è rappresentato dalla Champions, il futuro prossimo dalla programmazione in vista della prossima stagione. L'allenatore, come ribadito in più di un'occasione da Fabio Paratici, sarà ancora Sarri, e il binomio società-tecnico è già al lavoro: "La Juve lo ha sempre fatto, ha cambiato qualche giocatore all'anno per avere un ricambio generazionale - ha spiegato il mister - e sarà un compito del direttore, ma a giudicare dai risultati ottenuti penso che sappia farlo molto bene". E da chi ripartirà la nuova Juve? "Abbiamo tanti giocatori d'esperienza, ma anche diversi giovani molto forti come De Ligt, Rabiot che sta avendo una crescita esponenziale, Bentancur - ha detto Sarri - e perciò abbiamo già predisposto le basi per le prossime stagioni". Uno scambio, poi, è stato perfezionato a fine giugno: Miralem Pjanic è destinato al Barcellona, Arthur si vestirà di bianconero. Un primo tassello per la nuova mediana è stato posizionato, poi verranno tutti gli altri. A partire dall'attacco: Higuain può tornare in patria, il cast per il possibile nuovo volto del tridente con Dybala e Cristiano Ronaldo è cominciato.

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