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Juve all’ultimo respiro

SERIE A/I bianconeri rischiano di perdere a Udine Poi Ronaldo sale in cattedra e salva tecnico e stagione


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di Lorenzo Padovan

VIAGGIO per l'inferno e ritorno. Lo ha fatto la Juventus a Udine, dove ha rischiato di perdere (meritatamente), salvo poi aggrapparsi a Ronaldo che, nei sette minuti finali, si è trasformato da fantasma a salvatore della patria. Prima con un rigore, per un tocco folle di De Paul in barriera, poi con una zuccata sotto le gambe del colpevole Scuffet, il portoghese - letteralmente inguardabile e indisponente fino a quell'istante - trasforma in oro un pomeriggio da incubo, in cui l'Inter ha scucito lo scudetto dalle maglie bianconere con quattro turni di anticipo. La possibile ennesima sconfitta si trasforma in una vittoria fondamentale in chiave Champions alla vigilia dello spare gio con il Milan: la Juve sale al secondo posto in coabitazione coi prossimi avversari, raggiungono anche l'Atalanta. Al fischio d'inizio l'Udinese prova a trasformarsi e, per la prima volta al cospetto di una grande, tenta da subito di fare la partita. Nei primi minuti manovra costantemente nella metà campo avversaria e al 10' trova la rete del vantaggio grazie a un'invenzione di De Paul che conquista una punizione da 35 metri. Il fantasista friulano la batte velocemente e pesca Molina solo in area: il laterale argentino scocca un diagonale che Szczesny riesce solo a toccare. Ottima esecuzione, ma la difesa della Juventus ha fatto la figura delle belle statuine del presepe, in perfetta sintonia con il meteo glaciale della Dacia Arena. La reazione degli ospiti non è immediata e fino al 27' Scuffet non corre alcun rischio. Ci pensa Bonifazi a pasticciare in disimpegno e a regalare un corner, sul quale McKennie, liberissimo, a due passi dalla porta, spedisce incredibilmente di testa a lato. Al 34' è Dybala a provare da fuori: sul tiro, deviato, Scuffet è bravo a bloccare in due tempi. Prima dell'intervallo il portiere friulano sbroglia smanacciando su un cross insidioso: De Ligt la rimette al centro, ma Ronaldo non trova la porta. La frazione si chiude con 19 cross della Juventus: tutti, o quasi, spediti nel deserto. Palese il nervosismo tra gli ospiti: indisposto da alcuni fischi di Chiffi, Paratici abbandona la tribuna e affronta a brutto muso il fischietto patavino mentre sta entrando nel tunnel. Non proprio una scena edificante da show patinato della Superleague. La ripresa parte con una chiara occasione per il raddoppio dell'Udinese: all'8' Okaka gioca da centro boa e serve Arslan che calcia fuori di poco. La serata di Ronaldo sta tutta nel tiro del 10': prova una conclusione appena dentro l'area e la sfera finisce addirittura in fallo laterale. I padroni di casa vanno ancora vicini alla seconda rete con una splendida conclusione a giro di Stryger Larsen: la sfera esce accanto all'incrocio. L'Udinese prosegue a proporre gioco: sugli sviluppi di un corner, Bonifazi in semi rovesciata serve casualmente Okaka, che non riesce a stoppare da ottima posizione. Il pareggio arriva, quasi insperato, al 37': Ronaldo calcia una punizione dal limite su cui De Paul alza il braccio in maniera scomposta; rigore netto che Cr7 insacca di potenza. Sulle ali dell'entusiasmo, la Juventus ci prova in forcing e al 90' trova il gol della vittoria: cross di Rabiot che Ronaldo, da posizione defilata, insacca di testa, complice l'intervento goffo di Scuffet. Al triplice fischio, sembra quasi una festa scudetto, ma quella si sta già celebrando a Milano da ore La Champions e i suoi milioni valgono però un bel pezzo di futuro. Anche di Pirlo.

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