Juve e Milan rischiano
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
UEFA/CEFERIN: “DEVONO ANCORA DECIDERE SE CON NOI O LA SUPERLEGA”

ROMA. Nessuna decisione, almeno al momento, sulle temutissime ritorsioni sui 12 club ribelli guidati dai numeri uno di Real Madri e Juve, Florentino Perez e Andrea Agnelli. La vicenda della Superlega, però, non passerà senza conseguenze: il comitato esecutivo dell’Uefa ha esaminato le sue opzioni per risolvere il caso del progetto, poi naufragato in poche ore, senza però annunciare i tempi degli eventuali provvedimenti contro i club scissionisti. “Sebbene la Superlega sia implosa dopo essere stata rapidamente abbandonata dalla maggior parte dei partecipanti, Real Madrid, Barcellona, Juventus e Milan non hanno lasciato il progetto. I dirigenti potrebbero subire alcune conseguenze” ha detto Ceferin a margine dell’Esecutivo. “È chiaro che i club dovranno decidere se sono un club di Superlega o se sono un club europeo - ha detto ancora Ceferin -. Nel primo caso, ovviamente, non giocheranno in Champions League. Se sono pronti a farlo, possono giocare nella loro competizione. Stiamo ancora aspettando la perizia legale e poi diremo, ma tutti dovranno affrontare le conseguenze per le loro decisioni, e lo sanno bene”. “C’è però una situazione molto diversa tra i club che hanno ammesso il proprio errore e hanno abbandonato il progetto - ha concluso il presidente dell’Uefa - e gli altri, che invece non vogliono credere che tutto sia finito nonostante lo sappiano” Ha preso la parola anche il n.1 della Figc Gabriele Gravina, fresco di elezione nel comitato esecutivo Uefa. Per Gravina ha vinto la vera anima del calcio, ma quanto accaduto deve esser un’occasione di riflessione con l’obiettivo di migliorare. In Italia l’occasione ci sarà già lunedì con il consiglio federale: il problema non sono solo i maggiori ricavi, il vero punto è creare una maggiore sostenibilità con un modello vincente di fair play. Quanto alla Superlega anche Jp Morgan fa dietrofront e prende le distanze dall’iniziativa che aveva sposato: “Abbiamo valutato male il progetto” ammette la banca d’affari americana. Definite le sedi dell’Europei con 11 città protagoniste, mentre le eventuali sanzioni ai club ribelli che avevano dato vita al progetto Superlega restano in stand-by. Ma il capitolo non è chiuso. Non nascondendo la sua grande irritazione, l’Uefa di Aleksander Ceferin non prende, almeno per ora, provvedimenti sull’ attentato sventato alle istituzioni e alla tradizione del calcio continentale concentrandosi sull’organizzazione dell’Euro 2021, le cui partite dovranno essere giocate con almeno il 30 per cento del pubblico. Il tutto per dare un segnale di ottimismo e speranza nella fase di ripartenza nell’era Covid, ragion per cui l’organo di governo del pallone nel Vecchio Continente ha dovuto ridurre le città ospitanti da 12 a 11 con alcune usci te e altre new-entry. Tra le città in bilico ma confermate dal Comitato Esecutivo Uefa riunitosi in videoconferenza c’è Monaco di Baviera dove per le quattro le partite degli Europei l’Allianz Arena potrà accogliere un minimo di 14.500 spettatori. Monaco è stata quindi confermata come sede ospitante degli Europei, anche se i toni trionfalistici dell’Uefa sono stati messi in calcio d’angolo dalla Federcalcio tedesca (Dfb) che ha mostrato dubbi sulla presenza dei tifosi nello stadio del Bayern quest’estate, aggiungendo che ci sarà “se possibile del pubblico. Siamo felicissimi” di ospitare le partite di Monaco forse anche davanti al pubblico, se lo sviluppo della pandemia lo permette”. Il comitato ha poi deciso di riassegnare alcune partite: i quattro match inizialmente programmati a Bilbao si giocheranno all’Estadio La Cartuja di Siviglia. La Comunità Autonoma dell’Andalusia ha confermato l’intenzione di permettere l’accesso degli spettatori al 30% della capienza dello stadio. Le tre partite del gruppo E inizialmente previste a Dublino sono state riprogrammate allo Stadio di San Pietroburgo, impianto che doveva già ospitare tre par- tite del Gruppo B e un quarto di finale. L’ottavo di finale inizialmente programmato a Dublino è stato spostato allo stadio di Wembley, a Londra “Abbiamo lavorato scrupolosamente con le federazioni ospitanti e con le autorità locali - ha spiegato il presidente dell’Uefa, Ceferin - per garantire un ambiente sicuro e festoso durante le partite. Siamo davvero felici di poter garantire l’accesso ai tifosi in tutte le partite. Euro 2021 sarà una festa del calcio in tutto il continente”.
















Commenti