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JUVE ed il ciclo del 7

IL MATCH-CLOU/I BIANCONERI SFIDANO LA ROMA, INIZIO DEL CICLO PIÙ IMPEGNATIVO



TORINO. Chiuso un miniciclo, se ne apre subito un altro. E secondo Massimiliano Allegri potrebbe già essere quello decisivo per stilare i primi verdetti. “Domani avremo la prima di sette gare nelle quali dovremo fare punti per non allontanarci ulteriormente dalle posizioni di vertice - è l’analisi dell’allenatore della Juventus sulla stagione in corso - e alla prossima sosta si potrà fare un bilancio: a novembre capiremo se avremo passato in anticipo il girone di Champions League e valuteremo a che punto saremo in campionato”. Il primo step è subito complicato, all’Allianz Stadium arriva la Roma: “È una sfida di cartello, che in passato è sempre stata motivo di polemiche perché siamo in Italia - la presentazione del posticipo di stasera da parte di Allegri - e avremo l’occasione per fare un altro saltino in avanti: loro sono una squadra tecnica e fisica, quasi noiosa da giocarci contro, e dovremo accendere l’interruttore dell’attenzione perché le sfide dopo la sosta sono sempre rischiose e rischiamo di romperci le ossa”. Il tecnico dei giallorossi, José Mourinho, è tra i nemici storici della Juve. “Non ho un rapporto con lui, ma sono contento che sia tornato in Italia perché è un valore aggiunto non solo per la Roma, ma per tutta la serie A”, dice Allegri sul collega che si troverà di fronte dopo lo scherzetto del portoghese ai tempi del Manchester United. “È nel suo personaggio fare gesti tipo quello - il ricordo del bianconero, con Mourinho a festeggiare in maniera provocatoria dopo aver espugnato lo Stadium nel novembre del 2018 - ma è anche riuscito a dare carattere ai giallorossi e hanno conquistato tanti punti”. L’infermeria potrebbe riconsegnare Morata, non Dybala: “Paulo non ci sarà sicuramente, penso che potrà tornare in sette o dieci giorni - il punto sugli indisponibili - mentre Alvaro si allenerà per la prima volta con la squadra. Dobbiamo ancora decidere come gestirlo, dovremo valutare quali rischi potrebbero esserci ed evitare di vanificare tutto il lavoro dei medici e dei fisioterapisti”. Kean prima punta o Bernardeschi falso nueve, queste le opzioni a disposizione di Allegri per il reparto offensivo, mentre in mediana mancherà Rabiot, in isolamento perché positivo al Covid. E in difesa? “De Ligt ha riposato con l’Olanda e dovrebbe giocare, ma prima voglio capire le condizioni di tutti i miei giocatori - così Allegri non si scompone negli indizi di formazione - e dire che ho le idee chiare è un parolone: soltanto oggi vedrò la squadra al completo, prenderò le ultime decisioni domani mattina”. Il tecnico viene stuzzicato anche sulla recentissima rottura con Ambra Angiolini: “Della mia vita privata non ho mai parlato e non intendo farlo: sono due cose che ho sempre diviso, va bene così ed è molto più importante parlare della partita di domani - il dribbling del bianconero sulla vicenda che sta riempiendo le prime pagine dei giornali di gossip - e del fatto che avremo uno Stadium pieno al 75%, i nostri tifosi dovranno sostenerci come hanno fatto contro il Chelsea perché è stata una cosa molto bella”. Una spinta in più per la Juve, che da qui alla pausa di novembre si gioca una buona fetta di stagione: parola di Allegri.

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