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Juve, la resa dei conti


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Corsa Champions/Pirlo e l’obbligo dei 3 punti: “Ci crediamo perché siamo risorti”

TORINO. Acciuffare un posto nella prossima Champions, portando la Juventus al terzo o al quarto posto e conquistare la conferma per il prossino anno, a prescindere dal risultato. È il duplice obiettivo di Andrea Pirlo, alla vigilia del verdetto dell’ultima di campionato. “Dobbiamo pensare prima di tutto a noi stessi per vincere e fare una grande gara, poi si vedrà cosa sarà successo dalle altri parti”, il modo del tecnico per tracciare la strada della sua Juventus negli ultimi 90 minuti della stagione. Intanto, però, la speranza di entrare in Champions League è enorme: “Ci crediamo tanto, dopo il Milan eravamo morti ma poi ci siamo rialzati e i risultati della concorrenza ci hanno dato modo di rivivere - le sensazioni del tecnico alla vigilia della trasferta al Dall’Ara - e adesso è importante non avere alcun rammarico a fine gara: sappiamo che il Bologna giocherà alla morte, hanno grandi motivazioni e vogliono arrivare nella parte sinistra della classifica, e noi dovremo metterci grande umiltà e attenzione”. Oggi la sfida che può valere la Champions, servono un successo bianconero e una mancata vittoria di una tra Napoli e Milan, poi comincerà quella relativa al suo futuro: “Ho voglia di continuare e lavorare con questa squadra e con questa società, lo farebbe chiunque - spiega il Maestro - ma non credo che decideranno in base a una partita o a un risultato: vedremo cosa succederà, io viaggerò sempre a testa alta e con il petto in fuori perché so di aver dato il 100%, l’unica delusione sono i risultati perché non abbiamo centrato gli obiettivi prefissati e perché io ho sempre voglia di vincere”. Un po’ come Cristiano Ronaldo, l’altro grande punto interrogativo nel domani della Juve, ma sul quale Pirlo non ha dubbi: “Io lo vedo ancora bianconero: l’altra sera si è sacrificato e ha fatto rincorse perché voleva la coppa a tutti i costi, adesso è concentrato e per il resto ci sarà tempo per parlarne”. Chi, invece, ha il futuro ben delineato è Gigi Buffon, che lascerà il club per la seconda volta ma che ancora non ha deciso cosa fare: “Che rimanga in Italia o vada all’estero o decida di smettere, la Juve e tutto il movimento calcistico italiano perdono un monumento non solo per ciò che è stato dentro al campo ma anche fuori - commenta l’allenatore - e sarà un dispiacere per tutti non vederlo più sul campo bianconero: ci conosciamo da quando abbiamo 15 anni e abbiamo fatto tutto un percorso insieme, è ammirevole per la voglia da ragazzino che dimostra ogni singolo giorno”. Pirlo dribbla tutte le domande sulla possibile titolarità di Buffon a Bologna, anche se sembra in vantaggio Szczesny, ed elogia un altro senatore, Bonucci: “Ha giocato fasciato e con un’infiltrazione, non è da tutti scendere in campo con un ginocchio ballerino e un Europeo alle porte e perciò lo ringraziamo perché ha dato tutto se stesso” i complimenti del tecnico al difensore, subentrato negli ultimi minuti di Reggio Emilia nonostante gli acciacchi. Oggi partirà dalla panchina, la coppia di centrali sarà formata da De Ligt e Chiellini. Arthur o Danilo le alternative per sostituire lo squalificato Bentancur, in attacco può tornare Dybala al fianco di Ronaldo. QUI BOLOGNA - Se il Bologna dovesse battere la Juve, “se dovessimo fare risultato” sarà “solo per noi, per il Bologna, per la società, per i tifosi, senza pensare agli altri, fare favori agli altri”. Lo assicura Sinisa Mihajlovic, allenatore dei rossoblù. L’allenatore serbo ha raccontato un sogno. “Ieri sono andato a fare una visita di controllo in ospedale e mi hanno addormentato. Quando mi hanno svegliato, stavo sognando un rigore per la Juve e Dybala sul dischetto. Eravamo 0-0. Era rigore netto, tra l’altro. Ho pensato: se calcia Dybala, significa che Ronaldo è uscito. Ma poi mi sono svegliato e non so com’è finita... “.

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