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L’Atalanta ci crede

Champions League/Per qualificarsi la Dea deve battere lo Shakhtar. E sperare nel City


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BERGAMO. “Per noi è una grande opportunità che ci siamo costruiti strada facendo. Siamo obbligati a vincere per passare agli ottavi, sia noi che lo Shakhtar. Ma gli ucraini partono con più chances perché hanno più punti e sono più avanti di noi in classifica”. Gian Piero Gasperini, dalla pancia del Metalist Stadium di Kharkiv dove stasera sera la sua Atalanta consumerà l’appuntamento con la grande storia in occasione dell’ultima partita del girone C di Champions League, sembra rispondere indirettamente alle conclusioni dell’allenatore di casa Luis Castro, che ha parlato un’ora prima di lui: “Abbiamo il 50 per cento di possibilità ciascuno. E considero l’avversario come collettivo, non come insieme di singoli: non sono sicuro che le assenze peseranno”. Il tecnico nerazzurro giunge all’incrocio epocale da ultimo in graduatoria, 4 punti contro i 5 della Dinamo Zagabria, che ospiterà il Manchester City già matematicamente primo (11), e i 6 dei rivali di giornata: “Vincendo alla peggio proseguiremmo comunque in Europa League, è chiaro che dovremo aspettare il risultato di Zagabria - osserva -. Senza Ilicic e Zapata contemporaneamente mi pare che abbiamo già giocato quattro volte: adotteremo soluzione diverse. In un calendario così fitto d’impegni succede di dover fare a meno di infortunati o di squalificati come Toloi”. Mistero su Simon Kjaer, che non risulta tra i giocatori dell'Atalanta a disposizione di Gasperini a Kharkiv. La società nerazzurra, che non è solita diramare la lista dei convocati, non ha fornito spiegazioni al riguardo. Potrebbe trattarsi di un'esclusione tecnica o disciplinare, dal momento che il difensore danese aveva recuperato dal problema al retto femorale che gli aveva fatto saltare il derby col Brescia due sabati fa. Sabato scorso era invece in panchina in casa contro il Verona. Kjaer in coppa ha disputato soltanto l'incontro con la Dinamo Zagabria il 26 novembre scorso. In difesa, a questo punto, giocheranno per forza Djimsiti, Palomino e Masiello, Muriel unica punta con due trequartisti larghi tra cui l’irrinunciabile Gomez e forse l’ex di turno usato come jolly in corso d’opera: “Non ho ancora deciso se far giocare Malinovskyi oppure no, so che è apprezzato e atteso perché ucraino e sta anche giocando bene. Ma qui con me in conferenza stampa c’è Pasalic perché è in un momento favorevole”. Il nazionale croato è fiducioso: “Sono cresciuto giocando con continuità come tutta la squadra, possiamo giocarcela come ce l’eravamo giocata all’andata ripetendo la grande prestazione con la Dinamo”. Già, quell’1-2 a San Siro allo scadere il primo ottobre che ancora grida vendetta: “All’andata era stata una sfida equilibrata contro un avversario di grande livello tecnico, ma il punteggio ci aveva punito eccessivamente - ribatte il Gasp -. Spero di ribaltare il risultato. Dobbiamo reggere l’urto offensivo dello Shakhtar ed essere bravi negli ultimi 20 metri”. Una ricetta non semplice, ma i bergamaschi ci credono: “Se siamo arrivati fin qui a poterci giocare il passaggio agli ottavi di finale è perché ce lo siamo meritato - chiude Gasperini -. Avevamo cominciato il girone con tre sconfitte di fila: quest’ultima partita del girone è una grande opportunità a cui ci accostiamo con entusiasmo”.

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