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L’improbabile Super Bowl

LA PARTITA/IL QUARTERBACK DI LA CONTRO LA RIVELAZIONE DELLA STAGIONE



LOS ANGELES. Domani, 6:30 Pm: Superbowl. Ovvero, Los Angeles- Cincinnati SedaunlatoiRams sono stati costruiti appositamente per giocarsi questo Super Bowl – e magari il prossimo e quello dopo e quello dopo ancora – altrettanto non si può dire dei Cincinnati Bengals, squadra giovane e sulla carta inesperta che ha fatto della sfacciataggine la propria carta vincente: la lucida incoscienza con cui Cincinnati ha affrontato questa stagione mi spinge a pensare che molto probabilmente si approcceranno alla partita senza alcun tipo di paura malgrado si stia sempre parlando di un Super Bowl. La pressione, se così si può dire, è tutta sui Los Angeles Rams, consapevoli che questa sia un’occasione più unica che rara per legittimare una filosofia di costruzione assai peculiare; questa è soprattutto la partita in cui Matthew Stafford può finalmente affermarsi come uno fra i grandi quarterback della storia: capoverso e chiarisco. Il palmares di Matthew Stafford è parecchio scarno principalmente a causa del bias che porta molta gente a valutare un quarterback in funzione delle vittorie raccolte dalla squadra in cui milita e, sebbene “vincente” sia l’attributo che noi tutti vogliamo associare ad un signal caller e Stafford finora non abbia vinto chissà quanto, mi preme ricordarvi due paroline: Detroit Lions. L’unico suo riconoscimento individuale è una convocazione al Pro Bowl del 2014 e ciò è semplicemente ridicolo se si considera che Stafford possa vantare le stesse partecipazioni al Pro Bowl di quarterback come Elvis Grbac, Vince Young, Derek Anderson, Tyrod Taylor e Teddy Bridgewater. I Rams sono chiaramente i favoriti, c’è poco da fare, ma occorre precisare che lo erano pure i Titans nel Divisional Round e i Chiefs nell’AFC Championship Game: immagino abbiate capito dove voglia arrivare. I Bengals, in quanto Bengals, dovranno giocare la classica partita senza timori reverenziali nei confronti di una squadra superiore forse per profondità ma che comunque è assolutamente alla loro portata e, permettetelo, non potrebbe essere altrimenti dopo aver battuto due volteinunmese–inrimonta– i Kansas City Chiefs , l’asticella con la quale il resto della NFL misura le proprie ambizioni da un paio di anni a questa parte. HALF TIME SHOW - Lo show dell’intervallo della 56/a edizione del Super Bowl, in calendario domanaial SoFi Stadium di Los Angeles, avrà una parata di star che combinate hanno vinto un totale di 44 Grammy, gli Oscar della musica. Durante l’intervallo del super match fra i Los Angeles Rams e i Cincinnati Bengals, sul palcoscenico si esibiranno Eminem, Dr. Dre, Snoop Dogg, Kendrick Lamar e Mary J. Blige. Si tratta di artisti esponenti del genere musicale hip-hop o rap, tutti pluri-premiati. Solo Eminem ha vinto 15 premi Grammy. L’hip hop è un genere diffuso soprattutto tra gli afro-americani ed è significativo che la National Football League (Nfl) abbia scelto questi artisti per lo show dell’half-time. “E’ un grande momento che mette insieme l’evento sportivo più grande al mondo con la forma musicale più grande al mondo”, ha detto Snoop Dogg in conferenza stampa. “Apprezziamo - ha aggiunto - che la Nfl abbia scelto l’hip-hop perché sappiamo che tanta gente non lo vuole. Ma ora siamo qui e non potete farci niente”. Per la prima volta, inoltre, durante lo show ci saranno due musicisti sordi.

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