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L’insaziabile AriannaL’insaziabile Arianna

Giochi/Primo oro dell’Italia grazie alla decima medaglia olimpica di Fontana nello short track



di Antonio Fatiguso

PECHINO. Ad Arianna Fontana è riuscita un’altra magia nello short track, sulla distanza caotica dei 500 metri già fatta sua quattro anni fa a PyeongChang. Il primo oro dell’Italia ai Giochi invernali di Pechino 2022, nonché la sua decima medaglia olimpica personale, è il risultato di un combinato emozionante di scontri, ruzzoloni e di un’inattesa ripartenza. La pattinatrice con la sua impresa eguaglia il record della fondista Stefania Belmondo, avvicindandosi a quello assoluto italiano che è rappresentato dalle 13 medaglie olimpiche dello schermidore leggenda Edoardo Mangiarotti. “Non ho molte parole in questo momento, è stata una finale che non so come definirla. Avevo visto che l’olandese voleva partire davanti e l’ho lasciata andare. Poi ho attaccato e ho tagliato il traguardo davanti, ho urlato, è stato uno sfogo per il mio allenatore e la mia famiglia”, racconta Arianna, ripercorrendo la tattica della sua gara, avendo sempre come riferimento la nuova dimensione raggiunta grazie a marito-allenatore, l’italoamericano Anthony Lobello. “Questa medaglia è per tutti quelli che mi hanno sostenuto. Un oro frutto di tanto lavoro, sudore e tante lacrime. Lo volevo, essere qui di nuovo dopo quattro anni molto difficili. Ci ho sempre creduto”. E sembrerebbe proprio così a giudicare dalla carica agonistica che le ha permesso di tagliare il traguardo con un guizzo davanti all’olandese Suzanne Schulting superata con una finta, e la canadese Kim Boutin a chiudere il podio. “Arianna sei nella storia! Mi hai commosso. Che sofferenza! Ti meriti 10 e lode”, ha festeggiato il presidente del Coni, Giovanni Malagò. “Ho vissuto questa finale totalmente in apnea, nella mia stanza, non potendo ancora essere lì, al tuo fianco, a palpitare e gioire con te. Con questa decima medaglia hai raggiunto Stefania Belmondo al top delle atlete azzurre più medagliate nella storia dello sport italiano. E sai bene che non è ancora finita”, ha aggiunto Malagò dal suo isolamento Covid. “Arianna, sei la più grande di tutti i tempi e possiamo dire che oggi ti meriti 10 e lode”. “Splendida giornata per l’Italia a Pechino! Grazie Arianna Fontana e Federica Brignone. Un oro e un argento che ci riempiono d’orgoglio”, ha twittato la sottosegretaria Valentina Vezzali, accomunando le imprese odierne delle due azzurre a Pechino. Alle sue quinte Olimpiadi, la fame agonistica sembra non avere limiti: a 32 anni mostra la stessa ferocia della sua partecipazione ai Giochi di Torino 2006, quella dell’esordio da adolescente con il primo bronzo nella staffetta. Aveva appena 15 anni e 314 giorni, tanto da farla diventare la più giovane atleta italiana a vincere una medaglia ai Giochi olimpici invernali. A Vancouver 2010 la prima medaglia individuale, con il bronzo nei 500 metri. Da Sochi nel 2014 la ‘Freccia biondà della Valtellina ritornò con tre medaglie: argento nei 500 metri e bronzi nei 1500 metri e nella staffetta. A PyeongChang, quattro anni fa, l’oro nei 500 metri, il bronzo nei 1000 metri e l’argento con la staffetta. Sabato scorso la nona medaglia, l’argento della staffetta mista: “Questa medaglia come la mia nona sinfonia? È così, è una definizione che mi piace” commentò nell’occasione, anticipando buona forma e condizione. Gli sforzi non sono ancora finiti, così come - c’è da scommetterci - la sua fame: sul ghiaccio del Capital Indoor Stadium tornerà l’11 febbraio nei 1000 metri, mentre il 13 sarà a capo della staffetta femminile e il 16 chiuderà i suoi impegni con i 1500 metri.

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