L’Inter a Madrid senza Lukaku
- direzione167
- 5 giu 2022
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CHAMPIONS/IL TECNICO NERAZZURRO DEVE FARE A MENO DELL’ATTACCANTE NEL SFIDA CON IL REAL

MILANO. Una partita importante ma non una finale, che si affronta senza timori e non si firma neanche per il pari. Così il tecnico dell'Inter, Antonio Conte, descrive la sfida contro Real Madrid in cui i nerazzurri si giocano una fetta importante della qualificazione agli ottavi di Champions. Dopo i pareggi nelle prime due gare, Handanovic e compagni vanno in cerca della prima vittoria nei gironi. Un successo che permetterebbe di tornare in corsa verso la fase ad eliminazione diretta che l'Inter non centra dal 2011/12. In Spagna però il tecnico dovrà fare ancora meno di Romelu Lukaku, rimasto a Milano a causa del problema muscolare riscontrato nella gara contro lo Shakhtar Donetsk. Un guaio non da poco per i nerazzurri vista la difficoltà di andare in gol. L'emergenza in attacco è complicata anche dalle condizioni di Alexis Sanchez, favorito per partire titolare seppur non sia ancora al 100%. "Giocherà Sanchez? Sicuramente non posso dirlo. Posso dire che oggi è tornato per la prima volta oggi a fare allenamento, quindi fate voi i conti", le parole di Conte alla vigilia. In caso di forfait del cileno, in attacco con Lautaro Martinez potrebbe rivedersi Perisic, con il rientro di Bastoni in difesa e della coppia Vidal-Brozovic in mediana alle spalle di Barella (Eriksen verso la panchina). "Non firmerei per nessun risultato prima di una partita. Si tratta di avere una nostra fisionomia e idea. Abbiamo grandissimo rispetto del Real ma vogliamo giocarci le nostre carte, senza timori reverenziali, poi che vinca il migliore", ha proseguito il tecnico. "Partita come una finale? È una partita del gruppo eliminatorio, importante sicuramente per noi e per loro - ha aggiunto intervistato da Sky -. Entrambe ambiscono ad andare avanti, sarà una partita difficile contro una squadra attrezzata per vincere. Lo dimostra la loro storia e quello che sono tuttora ma ve niamo qui a giocarcela con le nostre armi, cercando di dare seguito alle buone prestazioni e magari cercando di fare un buon risultato finale". Una sfida nella sfida, inoltre, per Conte, che per la prima volta incrocerà da allenatore Zinedine Zidane, suo compagno per sei stagioni da giocatore ai tempi della Juventus. "Zidane allenatore? Io da calciatore ho sempre pensato al dopo, speravo di fare l'allenatore. Non lo so questo di Zizou, parliamo di una persona eccezionale, inutile parlare di lui da giocatore perché lo conosciamo tutti. Lavorava tantissimo, era sempre il primo, nonostante il grande talento che aveva. Lui è una grandissima persona, c'è solo da parlarne bene, si è sempre fatto volere bene da tutti", ha concluso poi il tecnico nerazzurro Conte.
















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