L’Inter soffre, poi vince
- direzione167
- 5 giu 2022
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Serie A / Viola brillanti in avvio , nella ripresa i nerazzurri creano gioco e realizzano tre reti

L’INTER NON SI ferma, e sbanca anche Firenze per 3-1 dopo aver rischiato e per una notte guida la classifica con 13 punti: la Fiorentina che veniva da tre vittorie di fila ha retto un tempo, quando è passata in vantaggio con Sottil, poi ha dovuto arrendersi al risveglio dei campioni d’Italia a segno con Darmian, Dzeko e nel finale con Perisic. I viola, comunque applauditi dai loro tifosi, sono rimasti in dieci alla mezz’ora della ripresa per l’espulsione di Nico Gonzalez. Davanti a 15.927 spettatori, Italiano ha cambiato di nuovo la sua squadra facendo sei cambi rispetto alla trasferta vinta con il Genoa: dentro Benassi terzino e Nastasic al debutto, di nuovo titolari Milenkovic, Torreira, Duncan e Sottil, quest’ultimo al posto di Callejon nel tridente con Vlahovic e Nico Gonzalez recuperato dopo i fastidi muscolari accusati nei giorni scorsI. Confermati Biraghi e Bonaventura. Nell’Inter priva di Correa, Vidal e Sensi, Simone Inzaghi rilancia Darmian al posto di Dumfries, unica novità rispetto alle previsioni della vigilia, per il resto riecco dal 1' Calhanoglu, Perisic e Dzeko in tandem con Lautaro. Clima da grandi occasioni, attesa e adrenalina alle stelle. La Fiorentina spinta dal suo pubblico, è partita subito forte, pressing e scambi veloci, obbligando l’Inter a restare sulla difensiva e Handanovic a intervenire prima in uscita su Gonzalez, poi sul sinistro potente di Vlahovic (super parata) quindi in tuffo su Biraghi. Tutto nei primi 15 minuti. E i nerazzurri? Un tiro di Barella forte ma impreciso sfruttando un errore di Benassi. Fine dei giochi. I viola sono entrati in campo con maggiore determinazione, senza timori riverenziali, non ha sorpreso vederli chiudere in vantaggio il primo tempo grazie alla zampata ravvicinata di Sottil imbeccato dal talentuoso Gonzalez. I nerazzurri hanno protestato per il contatto tra Skriniar e Nico Gonzalez ma dopo il check con il Var l’arbitro Fabbri (comunque deludente) ha convalidato. Lo svantaggio ha risvegliato (e non poteva essere diversamente) l’Inter costretta a inseguire: nel finale di tempo ha sfiorato il pari con Calhanoglu su punizione, invocato un rigore (il tocco di mano di Biraghi era comunque fuori area) e si è vista annullare l’autorete di Nastasic per fuorigioco di Persic. Fiorentina un pò in sofferenza ma sempre pericolosa nelle ripartenze. A inizio ripresa Vlahovic ha sfiorato il raddoppio ma in campo c’era un’altra Inter a cui sono bastati tre minuti per ribaltare il risultato, sfruttando anche le lacune difensive dei viola (un problema su cui Italiano dovrà lavorare): Darmian ha pareggiato su assist di Barella, poi Dzeko di testa ha timbrato il sorpasso: per l’ex romanista quarta rete stagionale. La Fiorentina, rimasta in dieci per il doppio giallo a Nico Gonzalez per proteste (ha applaudito l’arbitro dopo la prima ammonizione), non ha avuto più la forza di riaprire il match e nel finale ha messo il suo sigillo anche Perisic. L’Inter si è confermata una macchina da gol, 18 in cinque gare, a segno da 24 partite consecutive di Serie A, eguagliato il primato del1949/50. E sabato ci sarà la sfida di vertice con l’Atalanta.
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