L’Italia si rialza subito
- direzione167
- 5 giu 2022
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Nations League/Il Belgio soccombe ancora (meritatamente) nella finale per il 3 posto

L’ITALIA RIPARTE con una vittoria. La sconfitta di mercoledì con la Spagna aveva interrotto la serie record di 37 risultati utili, il 2- 1 col Belgio offre segnali positivi per il risultato, per il ranking Fifa e soprattutto per il gioco. Qualcosa in più, insomma, del terzo posto in Nations League che il successo allo Juve Stadium assegna agli azzurri. Contro il Belgio, nella ‘finalina’ disputata a Torino, sono decisive le reti di Barella e Berardi (su rigore), inutile il gol all’86' di De Ketelaere per il 2-1, fotocopia esatta del risultato dell’Europeo. Il Belgio recrimina per tre pali, ma il risultato è giusto e - fatto il conto delle reciproche assenze e rinunce - dice che l’Italia sa stare al livello delle migliori d’Europa. Mancini opta per cinque cambi rispetto alla semifinale persa contro la Spagna: non c’è lo squalificato Bonucci, finiscono in panchina Jorginho e Verratti, l’attacco è rivoluzionato senza Insigne e Bernardeschi. Con Bastoni fa coppia Acerbi, in mediana giocano Pellegrini e Locatelli insieme a Barella, davanti il ct lancia Raspadori nel tridente con Berardi e Chiesa. La novità più importante riguarda la fascia di capitano che finisce sul braccio di Donnarumma, il quale diventa il giocatore più giovane a ricoprire il ruolo dal 1965 e, dopo i fischi di San Siro, allo Stadium riceve cori e applausi. Il Belgio è senza Lukaku e Hazard, rientrati in patria a causa di fastidi fisici, e Martinez piazza sulle spalle di Batshuayi il peso dell’attacco. Partono titolari anche il milanista Saelemaekers e l’ex Atalanta Castagne, tra i pali confermato Courtois. Sugli spalti della casa della Juventus c’è Aleksander Ceferin, il presidente dell’Uefa che da mesi combatte i bianconeri nel progetto Superlega. I Diavoli Rossi non sembrano convinti e brillanti come contro la Francia, gli azzurri provano subito ad approfittarne e cominciano meglio. Chiesa va al tiro due volte ma viene prima respinto da Alderweireld e poi non trova la porta, Berardi centra lo specchio e impegna Courtois, il portiere non si fa sorprendere. Al primo vero affondo, il Belgio va vicino al gol: è il 25', l’azione si sviluppa sulla destra e porta al tiro Saelemaekers, la sua conclusione è respinta dall’incrocio dei pali. È l’unico rischio che corrono gli azzurri, poi i ritmi si abbassano e le due squadre non riescono a rendersi pericolose. Fino allo scoccare del 45', quando Chiesa ha la
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