L’occasione dell’Inter
- direzione167
- 5 giu 2022
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Serie A/ Inzaghi deve rialzarsi, ma Allegri ha la squadra in mano

ROMA. Senza Lukaku e Ronaldo in campo, e Conte in panchina, sarà un altro derby d’Italia ma la sfida Inter-Juve, incerta e centrale per le aspirazioni di scudetto di entrambe, promette egualmente scintille. Anche perchè i perdenti rischiano di staccarsi in maniera significativa dal treno tricolore. Il Napoli a punteggio pieno ha un altro derby, quello con la Roma, un pò annacquato dal tracollo norvegese dalle incerte conseguenze psicologiche per i giallorossi mentre il Milan, nonostante la tante assenze, recupera dall’inizio Ibra nell’insidiosa trasferta di Bologna. Solo apparentemente più agevole il cammino delle altre due squadre squadre dal profilo Champions: l’Atalanta ospita l’Udinese con una difesa priva di tre perni (Djimsiti, Toloi e Demiral), mentre la Lazio, dopo il trionfo con l’Inter e la nuova frenata in Europa, gioca in casa dell’indecifrabile Verona che Tudor sembra avere avviato al rendimento di Juric. La Fiorentina, impelagata nella gestione di Vlahovic, ormai nel mirino dei tifosi per il mancato rinnovo, riceve il Cagliari che con Joao Pedro e Keita sembra avere imboccato la via della riscossa. Delicato il momento del Sassuolo, a un passo dalla zona retrocessione, che ha recuperato Scamacca ma sembra avere perso Raspadori, e ora ospiterà il Venezia che si è ormai acclimatato con buoni risultati alla serie A. Oltre agli anticipi Torino-Genoa e Sampdoria-Spezia, interessa la zona salvezza Salernitana-Empoli: Colantuono è all’esordio e punta su Simy e sul recupero di Ribery mentre Andreazzoli preferisce Pinamonti a Cutrone e può contare di nuo- vo su Ricci. Le coppe promuovono Inter, Juve e Napoli, lasciano l’amaro in bocca all’Atalanta, bocciano il Milan e umiliano la Roma, ma non c’è tempo per le riflessioni visto che incombono tre turni in otto giorni. Per l’Inter gli esami non finiscono mai: dopo la caduta con la Lazio, amara per Inzaghi, si è tenuta aggrappata alla Champions col successo sullo Sheriff. Skriniar, Barella e Lautaro spingono la squadra che conta molto sull’esperienza e i gol di Dzeko, juventino mancato, che è in grande forma. La Juve spera di raggranellare il quinto 1-0 di fila, firma ‘filosofica’ di Allegri, tornato saldamente al timone della squadra dopo un inizio horror. Anche se Dybala è recuperato, Chiesa e Morata agiranno in avanti, ma decisivi saranno Locatelli e Cuadrado, oltre ai due ‘ministri della difesà Chiellini e Bonucci. Il Napoli sa solo vincere e Spalletti si gode un momento magico che potrebbe preludere al suo primo scudetto italiano. La squadra è forte, amalgamata e si giova della forza di Osimhen e dello stato di grazia di Insigne, nonostante il probabile addio a fine stagione. Dopo la bella e sfortunata prestazione con la Juve sembrava per la Roma una possibile occasione di riscatto, poi è arrivato l’imprevedibile e catastrofico 1-6 col Bodoe con nove titolari a riposo e la prova plastica delle carenze di organico della squadra sottolineate troppo enfaticamente da Mourinho. Ora si è giocato parte della panchina, che avrebbe potuto dosare in maniera diversa, e la sfida di domani diventa un’impervia salita. Il Milan continua a fare a meno di Hernandez, Diaz, Maignan, Kessiè e Rebic ma recupera Ibra, anche se Pioli potrebbe far partire titolare Giroud. Il ko di Oporto chiude le porte della Champions ma una vittoria a Bologna consoliderebbe la sua posizione alle spalle del Napoli. Mihajlovic conta sulla vena di Arnautovic e Barrow per replicare il trionfo sulla Lazio. Gasperini mastica amaro per il sorpasso subito dal Manchester di Ronaldo, ma a Old Trafford è stata grande Atalanta, nonostante varie assenze. Ora con la fatica accumulata e i nuovi infortuni incute una certa preoccupazione l’arrivo della solida Udinese che ha trovato in Beto un attaccante interessante. Toccherà a Muriel e Zapata, forse di nuovo insieme, superare l’ostacolo. Stesso discorso per la Lazio: Sarri dovrà improvvisare la difesa per le assenze di Luiz Felipe e Acerbi, e spera che i suoi trascinatori Immobile. Milinkovic e Luis Alberto riescano a fare punti in casa di un Verona che Tudor ha reso competitivo e che si può permettere il lusso di avere tre attaccanti come Simeone, Kalinic e Lasagna in lotta per una maglia.
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