La Juve già al bivio
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Serie A / I bianconeri sono chiamati a una prova maiuscola con Milan oppure rischiano il tracollo

TORINO. Nonostante i contraddittori risultati in Champions è il Milan che si avvicina col petto in fuori, dopo tanti anni in soggezione, alla sfida di domani sera allo Stadium. La Juve è a-8 e c'è la possibilità di assestarle un ko che potrebbe tramortire gli ex campioni. È il clou della quarta giornata della serie A, piazzata in mezzo all'avvio delle coppe e ad altri due turni in pochi giorni. Entro fine settembre la classifica avrà una lettura più corretta. Le altre due capoliste magari preferirebbero un pari nel big match per completare il poker di successi e tentare una fuga che nessuno poteva prevedere. Il Napoli di super Osimhen posticipa a Udine contro una squadra in salute, la Roma delle sei vittorie di fila non trova a Verona il suo ex tecnico Di Francesco, cacciato dopo tre turni. Come Semplici a Cagliari che lascia spazio a Mazzarri, che spera di approfittare all'Olimpico delle difficoltà della Lazio di Sarri. L'altro appuntamento da non perdere è al Meazza: l'Inter azzoppata da Ancelotti riceve l'ottimo Bologna degli ex Mihajlovic e Arnautovic: "A San Siro possiamo vincere", avverte il tecnico rosso-blù. L'attardata Atalanta prova ad asfaltare la Salernitana di Ribery e un altro stop può costare il posto a Castori. La Fiorentina di Vlahovic troverà un osso duro a Marassi col Genoa di Ballardini e Cambiaso mentre, nelle ultime due gare in zona retrocessione, equilibrio tra Empoli e Samp, Venezia favorito nella sfida con lo Spezia in uno stadio ampliato per festeggiare la serie A. Allegri si tiene stretto il successo di Malmoe che fa morale, ma sa bene che si gioca molte delle sue ambizioni col pimpante Milan di Pioli, finora la più convincente in campionato nonostante la lezione subita a Liverpool. Torna Chiellini mentre Chiesa prova a recuperare (nel caso arretrerebbe Cuadrado) ma molto dipende dalla vena del rinfrancato Dybala che in carriera ha già segnato otto gol agli avversari. Il Milan è privo di un Ibra che deve fare i conti sempre più spesso con gli acciacchi dell'età. Prevedibile una staffetta Giroud-Rebic mentre i punti fermi sono Tonali, Kessie, Tomori e Diaz. Molto dipenderà anche dall'efficienza dei portieri Maignan e Szczesny. Delicato anche il momento dell'Inter: dopo un inizio felice Inzaghi comincia ad avere problemi ma dovrà comunque fare turnover. Dentro Dumfries, fuori Dzeko e varo della coppia argentina Correa-Lautaro. Ma il Bologna fila come un treno e, a parte gli ex, una parte importante la svolgono i centrocampi- sti Svanberg e Dominguez. Balbetta invece la Lazio, reduce dal ko di Istanbul con l'harakiri di Strahoska. Gli schemi di Sarri necessitano di tempo, ma i primi risultati avevano fatto pensare diversamente. Serve un successo rinfrancante contro il Cagliari affidato al 'sergentè Mazzarri con un ex che vorrà farsi rimpiangere, Keita. Mourinho dopo il 5-1 col Cska interpreta la parte del pompiere in un ambiente infiammabile come quello romano: qualche problema c'è quando cambia sette titolari, ma la squadra gira, ha carattere e si avvale di un Pellegrini trascinatore e goleador. A Verona i giallorossi troveranno una squadra a zero punti e col morale sotto i tacchi che Tudor dovrà rigenerare affidandosi ai gol e al talento di Simeone. Nel posticipo toccherà poi al Napoli, che ha dei problemi negli esterni bassi, ma sta sperimentando cosa significa avere un Osimhen a tempo pieno, in grado di giustificare il forte investimento di De Laurentiis. Per Spalletti, che ha inserito felicemente Anguissa, ci sarà però un ostacolo da non sottovalutare: l'Udinese ha rimontato la Juve, ha vinto le ultime due partite con Deulofeu e Samardzic in grande spolvero e ha tanta voglia di vendere cara la pelle prima col Napoli e poi la Roma e la Fiorentina, che dovrà affrontare la prossima settimana.
Comments