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La Juve non fa cilecca

Lotta Champions/Bianconeri subito sul 2-0: questa volta con una “piccola” ecco i 3 punti


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LAUVE NON stecca e batte il Genoa: secondo successo consecutivo per i bianconeri, dopo il 2-1 nel recupero con il Napoli: il 3- 1 porta le firme di Kulusevski, Morata, tornato al gol dopo un mese di diguno, e McKennie. Buono l’avvio di ripresa del Grifone, con tanto di gol di Scamacca che aveva accorciato le distanze, ma alla fine Ballardini esce sconfitto, restando comunque a un confortante +10 sulla zona serie B. Pirlo conferma nove undicesimi della formazione che ha superato il Napoli mercoledì, le due novità sono rappresentato dal ritorno dal Kulusevski come esterno destro di centrocampo e di Szczesny tra i pali. Nel Genoa, invece, Ballardini lancia dal primo minuto Rovella, promesso sposo bianconero, e Scamacca, uno dei profili cercati a gennaio da Paratici per rinforzare il pacchetto avanzato della Juventus. Chi temeva un approccio sbagliato della Juve contro una “piccola” viene subito smentito: dopo quattro minuti Cuadrado va via a Rovella, non particolarmente convinto nel contrasto, e scarica per Kulusevski, che con il mancino batte Perin sul palo lontano. Lo svedese scaccia così le critiche per il grave errore nel derby e sblocca subito una partita che poteva nascondere tante insidie. L’ex granata Zappacosta mette paura ai bianconeri ma il suo destro è smorzato da De Ligt, a metà primo tempo la Juve chiude virtualmente la gara: Radovanovic pasticcia in mezzo al campo e lancia in campo aperto il contropiede bianconero, ma c’è bisogno di tre conclusioni per trovare il 2-0. Prima Chiesa si fa respingere il tiro da Perin, poi Ronaldo colpisce clamorosamente il palo a porta vuota, alla fine arriva Morata a firmare il raddoppio trovando un gol che gli mancava da quattro partite consecutive. L’ultima occasione del primo tempo è per il Grifone, con Scamacca che va via a De Ligt e Chiellini ma poi sbatte su Szczesny in uscita. All’intervallo, gli allenatori decidono di togliere i due ammoniti, Cuadrado e Behrami, per inserire Alex Sandro e Pjaca, oltre al cambio Biraschi-Ghiglione tra i rossoblu. I problemi di approccio dei bianconeri emergono nella ripresa: è il 4' quando Rovella pennella un corner sulla testa di Scamacca per il 2-1. Per Di Bello, l’attaccante rossoblù si libera con le buone della marcatura di De Ligt, quindi il gol è convalidato. La rete carica ulteriormente la squadra di Ballardini, Pjaca sfiora il gol dell’ex fermato da un grande Szczesny e calciando fuori un rigore in movimento. E, nel momento migliore del Genoa, i bianconeri trovano il tris: Pirlo inserisce Dybala e McKennie, l’americano parte con i tempi giusti sfruttando l’errore di posizionamento di Masiello e segna il suo sesto gol stagionale. È il 3-1 finale, la Juve mantiene così il Napoli a distanza di tre punti e insidia il Milan secondo a una lunghezza: domenica lo scontro a Bergamo contro l’Atalanta.

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