La Juve non si ferma
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Champions/Gara mediocre risolta dal colpo di testa di Kulusevki. Qualificazione piu' vicina

MATCH-BALL sfruttato, la Juve batte lo Zenit ed è a un passo dalla qualificazione agli ottavi: per la matematica certezza bisognerà ancora aspettare, ma il colpo di testa di Kulusevski nel finale della partita di San Pietroburgo vale tantissimo. Un altro 1-0, è il quarto consecutivo, e i bianco- neri continuano la striscia vincente. Lo Zenit, invece, può consolarsi con la sconfitta del Malmoe, che permette di avvicinarsi al terzo posto valevole per la “retrocessione” in Europa League. Era prevedibile qualche rotazione, anche perché domenica sera c’è il derby d’Italia contro l’Inter, e così Allegri rinuncia a Danilo e Cuadrado: sulla fascia destra viene confermato De Sciglio, a sinistra torna Alex Sandro, in attacco Morata è supportato da Bernardeschi e Chiesa. La sorpresa del tecnico è l’inserimento di McKennie, il quale agisce in mediana con Locatelli e Bentancur. Semak, invece, si affida al bomber Dzyuba, piazzato come punta centrale del tridente insieme ai fantasisti Malcom e Claudinho. La Juve vuole sfruttare il “match-ball” qualificazione, come lo ha definito Allegri alla vigilia, e fin dalle prime battute di gara tiene tanto il pallone, superando anche il 60% di possesso. Di occasioni, però, se ne vedono poche: i russi si difendono bassi e ordinati, senza concedere nulla e provando a ripartire in contropiede. E, quando Bernardeschi scivola nella sua metà campo, arriva il primo tiro in porta e la prima occasione della gara, con Claudinho che dalla distanza impegna seriamente Szczesny, reattivo nella respinta nonostante l’iniziale errore di valutazione. Chiesa rimane ingabbiato tra i difensori dello Zenit, Morata è un pò contratto perché appena rientrato da uno stop muscolare e a centrocampo il pallone non gira veloce, così la formazione di Semak non rischia praticamente nulla e la Juve chiude il primo tempo con cinque tentativi ma zero conclusioni in porta. I tecnici confermano gli undici di partenza, ma nella ripresa le difese sono più aperte: McKennie viene servito da Morata e si presenta a tu per tu con Kritsyuk bravo a chiudere lo specchio, Bonucci è super nell’immolarsi sulla conclusione di Claudinho. Poi, dopo un nuovo pericolo portato dal brasiliano dello Zenit, Allegri opta per un tris di cambi: dentro Cuadrado, Arthur e Kulusevski, fuori Alex Sandro, Locatelli e Bernardeschi, Semak risponde con Azmoun e Sutormin. Il risultato rimane bloccato fino all’86', quando un cross di De Sciglio trova il colpo di testa vincente di Kulusevski. Allegri non guarda l’ultima occasione dello Zenit a tempo scaduto e rientra negli spogliatoi prima del triplice fischio, ma ormai vede gli ottavi: il quarto 1-0 di fila proietta i bianconeri verso il passaggio del turno.
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