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La Juve viva e vegeta da TORINO

Derby d’Italia /In dieci e all’87’, i bianconeri sconfiggono l’Inter e ritornano al quarto posto


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LA JUVENTUS ci crede ancora, contro l’Inter arriva un successo tanto importante quanto incredibile. Cuadrado è l’uomo della speranza Champions, la sua doppietta permette a Pirlo di sperare ancora. Il colombiano firma il 3-2 finale di una partita pazzesca: due espulsioni e tre revisioni al Var, Calvarese è tra i protagonisti del derby d’Italia che si colora di bianconero.Non c’è Dybala e nemmeno Morata, Pirlo sorprende tutti: come spalla di Cristiano Ronaldo sceglie Kulusevski, lo svedese svaria alle spalle del portoghese e agisce da seconda punta. Poi è la formazione annunciata, con Szczesny tra i pali, Chiellini che vince il ballottaggio con Bonucci e la coppia Bentancur-Rabiot in mediana. Conte non fa turnover e si presenta con i big, l’ex granata Darmian è l’esterno a sinistra e Lukaku-Lautaro formano il tandem offensivo. In porta torna Handanovic dopo i gettoni concessi a Radu, Barella ed Eriksen sono le mezzali ai lati di Brozovic, dietro il terzetto titolare con Skriniar, De Vrij e Bastoni. Dopo l’abbraccio tra i presidenti, Agnelli e Zhang, la sfida comincia senza passerella d’onore dei bianco-neri ai nuovi campioni d’Italia e con una Juve più pimpante e cattiva. L’atteggiamento è quello giusto, le prime due occasioni sono firmate Kulusevski: lo svedese, a rischio espulsione durante il primo tempo, ci prova all’11' e al 21', Skriniar e De Vrij si frappongono fra il pallone e la porta.Poi, il protagonista diventa il Var, con l’arbitro Calvarese che non si accorge dei contatti in area. Il primo rigore è per la Juve: in area si strattonano in sei, il direttore di gara punisce il contatto Darmian-Chiellini e Ronaldo fa 101 in bianconero su ribattuta, con Handanovic che gli aveva respinto il penalty. Dieci minuti dopo, invece, a Calvarese sfugge il pestone di De Ligt sulla caviglia di Lautaro, e lo vede soltanto al monitor, e Lukaku dal dischetto spiazza Szczesny per l’1-1. I bianconeri non si abbattono e riprendono ad attaccare, all’ultimo dei tre minuti di recupero Cuadrado firma il nuovo vantaggio con una botta dalla distanza deviata da Eriksen. Conte scuote i suoi e nella ripresa rientra un’Inter diversa, non solo perché c’è Perisic al posto di Darmian: Bentancur abbatte Lukaku e, già ammonito, finisce sotto la doccia anticipatamente lasciando la Juve in inferiorità dopo dieci minuti. Pirlo aspetta di capire come riorganizzare la squadra, a 20 minuti dalla fine sacrifica Ronaldo con Morata e, per difendere il prezioso vantaggio, inserisce anche Demiral per Chiesa. I nerazzurri tentano

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