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La Lazio fa sul serio

Serie A/Vittoria a Cagliari al 97’. Tre punti di distacco dalla coppia Inter-Juve


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CAGLIARI. Caicedo all’ultimo secondo, al 97’. E la Lazio entra all’improvviso nella corsa scudetto a tre punti da Inter e Juventus. Un recupero super, sette minuti. E la squadra di Inzaghi, che stava perdendo 1-0 per un gol di Simeone, nel primo tempo, lo sfrutta tutto.

Luis Alberto, dopo che la Lazio ha sbattuto per oltre un’ora e mezza contro un muro, trova la chiave della porta di Rafael al 93'. Poi il sorpasso. Cross di Lazzari da una parte, controcross di Jony dall’altra. E in mischia Caicedo la butta dentro quando si è nel settimo minuto di recupero, facendo impazzire tutta la Roma biancoceleste. E’ l’ottava vittoria di fila, forse la più difficile e, per come si erano messe le cose, la più insperata. Ottenuta più con la forza che con il gioco. Rischiando di perdere tutto. Con il Cagliari che si è mangiato tre gol con l’uomo solo davanti al portiere. Per la squadra di Maran un sogno interrotto: finisce nel più rocambolesco dei modo la serie di tredici risultati utili consecutivi. Partita subito viva con la Lazio aggressiva. E al 2' immobile, trovato sulla sinistra da Correa, grazia Rafael con un sinistro troppo strozzato. C’è però un altro sinistro che invece non perdona: è quello di Simeone che, sei minuti più tardi, spunta all’improvviso alle spalle di Radu. La palla non tocca mai terra: fallo laterale di Lykogiannis, testa di Joao Pedro, poi il Cholito: è un tiro al volo che Strakosha nemmeno vede, 1 a 0. Ma in campo c’è una Lazio che sembra avere molta fame. Il possesso della palla è sempre suo. Manovra asfissiante e avvolgente, la squadra di Inzaghi però non crea pericoli. Ma non fa uscire e respirare il Cagliari, assediato nella propria tre quarti. Alla fine del primo tempo, però, è il Cagliari a sfiorare il raddoppio con un contropiede di Nainggolan. Sembra fatta, ma qui Strakosha fa il miracolo. La Lazio trema anche sui due successivi corner. Come dire: il Cagliari soffre, ma c’è. La ripresa è più o meno uguale al primo tempo. Solo che la Lazio si avvicina ancora di più all’area rossoblù con due pericolosi colpi di testa di Immobile (salva Joao Pedro, rivale nella classifica cannonieri) e Leiva (fuori). Il Cagliari prova a sfuggire all’accerchiamento giocando la palla. Qualche volta rischia. Ma qualche volta fa paura alla Lazio. Al 28' si mangia il gol del due a zero con Simeone: solo davanti a Strakosha questa volta l’argentino sbaglia. E lo stesso capita a Joao Pedro quattro minuti più tardi. L’ultima mossa di Inzaghi è Caicedo davanti a dare peso all’attacco accanto a Immobile. E l’assedio prosegue a oltranza. Occasionissima però ancora per il Cagliari con Faragò che scivola sul più bello. Sette minuti di recupero. E la Lazio ormai spara palloni nel mucchio. Ci pensa Luis Alberto: palla che esce fuori dalla solita mischia. Il tiro è forte e teso, imprendibile per Rafael. Poi Caiceido. Ed è apoteosi biancoceleste.

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