top of page

La nuova vita del Palazzo Portinari Salviati

di Daniela Piccardi Cardinale

Probabilmente Dante Alighieri non era mai riuscito ad entrare nella casa di Beatrice, suo grande amore di una vita e sua guida nel Paradiso della Divina Commedia.

Adesso, dal 15 Aprile prossimo, appena 700 anni dopo, per la prima volta il palazzo Portinari Salviati, ampliato nella sua veste attuale alla fine del '400, probabilmente sotto la guida di Michelozzo, sarà di nuovo accessibile al pubblico, grazie alla destinazione che gli ha dato il gruppo LDC (Luxury Dreams and Culture) di Nelson Chang, che ha trasformato i 12000 metri quadri dell'edificio in un complesso multifunzionale con 13 Suite, 25 appartamenti in buona parte gia' venduti e, al piano terra e nel sotterraneo, con vari servizi di altissimo pregio a disposizione del pubblico.

Se si chiede a Nelson Chang, imprenditore con interessi in diversi settori industriali e titolare della LDC, quanto ha investito, ti risponde: “un dollaro e tanto cuore”. Ma poi aggiunge “Con un impegnativo restauro durato sei anni, durante i quali ci siamo dovuti confrontare anche con gli effetti della pandemia, e, adesso, anche della guerra tra Russia e Ucraina, pensiamo che la conclusione dei lavori rappresenti un segno tangibile di fiducia e una dimostrazione di amore per l'arte e il Rinascimento italiano. Qui, dove tutto ricorda Dante e Beatrice, a noi sembra di essere passati dall'Inferno al Paradiso e speriamo che molti verranno a godere di questo spazio magico che abbiamo ricreato”.

Aggiunge Elaine Chang, responsabile delle attività internazionali del gruppo LDC e figlia di Nelson Chang: “E' stato un lavoro molto complesso, eseguito sotto la continua supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, che ha impegnato progettisti ingegneri, restauratori e specialisti italiani, di Taiwan e di altri paesi, in totale oltre 300 persone, ma tutti ci sentiamo adesso coinvolti e partecipi di una grande storia e siamo orgogliosi di farne parte.”


Il palazzo Portinari Salviati, avviato dagli eredi di Folco Portinari, il padre di Beatrice, poi ingrandito dai Salviati, imparentati con Giovanni delle Bande Nere e Cosimo I, ha ospitato in passato tanti capolavori del Rinascimento di Donatello, del Verrocchio di Benvenuto Cellini e del Bronzino. Ancora adesso qui si ammira un magnifico ciclo di affreschi di Alessandro Allori. Nei secoli, passato da vari proprietari, era diventato un Istituto degli Scolopi, aveva ospitato il Ministero di Grazia e Giustizia quando Firenze era capitale d'Italia e poi, per quasi cento anni, la sede di una banca.

Al piano terra dal 15 aprile aprirà il “Salotto Portinari Bar & Bistrot”, con proposte ispirate alla tradizione culinaria toscana e italiana e l’obiettivo di essere un luogo d’incontro, dove troveranno sintesi accoglienza e bellezza.

Il corridoio del piano nobile è stato ristrutturato e riportato al suo aspetto originale con la riscoperta di affreschi e decori quattrocenteschi, e con, in bella vista, lo stemma della famiglia Portinari. Tutto è estremamente raffinato. Tessuti e tendaggi splendidi, mobili, quadri e componenti di arredo acquistati alle aste in giro per il mondo, marmi nei bagni delle varietà piu' rare. Si possono ancora acquistare alcuni appartamenti con vari tagli a disposizione e si può soggiornare in una delle 13 suites.

Il piano terra, la parte piu' artistica del palazzo, sarà aperto ai fiorentini e a chiunque vorrà potrà accedere al bistrot durante il giorno e, di sera, al ristorante curati da Vito Mollica, chef stellato con una consolidata esperienza internazionale.

Anche la Spa al piano sotterraneo, non ancora terminata, con piscina, sauna, bagno turco e cabine per trattamenti di estetica, sarà aperta agli esterni.

Per consentire l'accesso a questo scrigno d'arte fino ad oggi sconosciuto ai piu', una volta al mese verranno organizzate delle visite guidate e gli incassi verranno devoluti al finanziamento di altre attività di restauro nella città di Firenze.

Il Palazzo Portinari Salviati, è cosi' da adesso un tesoro recuperato e un salotto di nicchia per intenditori.


Comments


bottom of page