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La Roma deve risorgere

Europa League /Andata di semifinale contro l’avversario più forte e per salvare la stagione

ROMA.


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La Roma da tempo ha fatto una scelta: ha scommesso tutto sull’Europa League, non senza rischi. E poi c’è il futuro da riscrivere, con il nome di Maurizio Sarri sempre più indicato per il cambio di panchina. Sono i giorni della Roma: domani Fonseca inizierà a scoprire le prime carte e dopo la sfida dell’Old Trafford si potrà dire se il rischio preso dai giallorossi è stato calcolato o esagerato al punto da far saltare il banco. D’altronde la prossima Champions ormai passa solo da un’eventuale vittoria dell’Europa League perché il quarto posto in campionato è lontano 11 punti. Troppo distacco e troppo poco tempo rimasto (5 giornate) per pensare a una rimonta, per questo tutte le energie vanno alla prima delle due semifinali contro il Manchester United. L’avversario è il peggiore dei tre rimasti ed è chiaro come siano i Red Devils a partire favoriti. Lo sa Fonseca e ne è cosciente la squadra. “Sono tra i team più forti degli ultimi venti anni - ha detto Edin Dzeko -, ma noi non dobbiamo avere paura. Non capita sempre di arrivare a questo punto del percorso, non sarà facile ma tutto è possibile. Vogliamo andare avanti”. Insomma, il nove giallorosso non avrà la fascia, ma parla da capitano e spetterà a lui trascinare la Roma che ha vinto solo uno dei diciassette incontri disputati in Inghilterra, perdendone dieci di cui 3 proprio con il Manchester United. Lo farà dopo aver riposato per novanta minuti a Cagliari con Fonseca che ritroverà i titolari nella sfida più importante dell’anno, fatta eccezione di Mancini (squalificato) e di Pedro (infortunato). Gli altri, però, saranno tutti a disposizione: da Smalling a Spinazzola, passando per Veretout, Mkhitaryan e Pellegrini. Insomma, il tecnico portoghese può giocarsi la stagione senza grandi defezioni, ma in palio non sembra esserci più la panchina del tecnico: ormai segnata a prescindere dall’eventuale successo in Europa. Dopo il doppio confronto con il Manchester il futuro della guida tecnica giallorossa sarà più chiaro, ma l’orientamento attuale porta a Maurizio Sarri. Massimiliano Allegri è stato avvistato nella Capitale, ma non per parlare con la Roma e le fiches di Pinto sembrano pronte a ricadere sul tecnico ex Chelsea e Juventus, il quale comunque non può ancora impegnarsi con alcun club fino al 1 luglio vista la penale da incassare di 2,5 milioni che spetterebbe al tecnico per il mancato rinnovo fino al 2022 con i bianconeri. Una situazione alla quale stanno lavorando le parti ma che non deve distrarre la Roma dall’obiettivo europeo. E se mai ce ne fosse bisogno a riportare in carreggiata squadra e allenatore ci hanno pensato i tifosi. Che hanno tappezzato Trigoria di manifesti: “Fate in modo che Solskjaer si ricordi di noi” la scritta sotto il volto del tecnico degli inglesi, reo di aver detto qualche giorno fa: “Non conosco la Roma, non li ho visti giocare”. Ora spetta alla squadra di Fonseca non deluderli e provare a portare a casa un trofeo che nessuna italiana ha vinto da quando si chiama Europa League.

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