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LaFiorentina«parla»Italiano

ALLENATORI/Presentato ieri l’ex tecnico dello Spezia: in viola voglio diventare importante


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FIRENZE. "Italiano è la persona giusta per far crescere la nostra squadra, è una scelta che parte dal 2018, gli parlai quando allenava il Trapani". Il dg Joe Barone ha presentato così il nuovo tecnico della Fiorentina atteso da una sfida difficile quanto stimolante. "Porterò il cuore e tutto me stesso, voglio diventare un allenatore importante per questa società e questa città realizzando quanto mi è stato chiesto: identità, organizzazione, divertimento - ha spiegato Italiano durante la presentazione in un locale al piazzale Michelangelo - Adesso è presto per parlare di Europa anche perché le vittorie non le può garantire nessuno, o di obiettivi di mercato: prima valuterò la rosa e dopo il ritiro di Moena faremo. Per me questa squadra è già di grande livello anche se si può sempre migliorare, e per il suo blasone deve puntare ad una classifica diversa da quella delle ultime stagioni". Lo slogan della sua Fiorentina sarà 'Difendere bene, attaccare benissimo’: "La Nazionale ha dimostrato che si può anche essere meno dotati di altri ma se c'è vero spirito di gruppo alla fine i risultati arrivano. Bisogna partire subito forte visto il calendario - ha sorriso pensando al debutto a Roma contro Mourinho e alle sfide con Atalanta e Inter nelle prime 5 giornate - Comunque ben 12 club hanno cambiato guida tecnica e vedremo chi sarà il più veloce a farsi capire dalla propria squadra". Poi sul futuro di Vlahovic e la mancata conferma di Ribéry: "Dusan è un attaccante straordinario che qualsiasi allenatore vorrebbe, io cercherò di sfruttare al meglio le sue doti. Per Ribéry parla la carriera, la sua situazione è stata affrontata dalla società prima del mio arrivo". Un arrivo coinciso con l'addio allo Spezia dopo aver prolungato fino al 2023, di qui la reazione furiosa di società e tifosi: "Penso che quanto fatto in que sti due anni sia storia, abbiamo centrato obiettivi allucinanti e se c'è stata una persona che ha avuto grande rispetto e affetto per quella piazza, e sempre l'avrà, sono io - la replica - Ho visto persone deluse e amareggiate e mi dispiace, ma c'è un momento in cui bisogna abbassare la testa, come a gennaio quando io e miei ragazzi siamo stati abbandonati. Allora occorre rimboccarsi le maniche e andare avanti. In quel momento l'allenatore è un idolo, poi quando si fanno altre scelte lo scenario cambia. Penso però che si possa andare oltre una firma...La trattativa coi viola poteva essere più veloce ma sono contento per come si è conclusa, la Fiorentina un'opportunità grandiosa’‘. Il ds Pradè non ha dubbi: "Sono sicuro che insieme faremo un bel percorso".

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