LaRoma madeinTexas
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
l miliardario americano Dan Friedkin pagherà all’ex presidente James Pallotta 591 milioni di euro per il pacchetto di maggioranza della società

ROMA. Dopo l'addio all'Europa, quello - per ora ipotizzato - da Piazza Affari. All'indomani dell'eliminazione col Siviglia, che ha generato lo sfogo del capitano Edin Dzeko, si delineano i contorni dell'operazione che entro agosto porterà la società giallorossa a passare di mano per circa 591 milioni di euro. Dan Friedkin pagherà a James Pallotta un corrispettivo cash di 199 milioni, di cui 63,4 per l'acquisto dell'86,6% del capitale sociale (pari ad un prezzo per azione di 0,1165 euro). Inoltre l'opa obbligatoria che il gruppo del magnate texano sarà costretto a lanciare sulle restanti azioni in circolazione sul mercato, si legge in una nota congiunta emessa dalle parti, "potrebbe essere funzionale al delisting del club". La notizia riguardante il prezzo fissato per l'acquisto delle azioni di Pallotta e soci, abbinata al possibile ritiro del titolo dalle negoziazioni di borsa, ha contribuito a far crollare il valore delle azioni della Roma (-25%). Tra le altre informazioni diffuse sull'accordo c'è poi quella riguardante l'intenzione del Gruppo Friedkin di "supportare le esigenze finanziarie" della Roma "sottoscrivendo una quota del previsto aumento di capitale per un ammontare almeno pari a quello dei finanziamenti-soci erogati al club". Gli investitori guidati da James Pallotta avevano erogato un finanziamento-soci di 111 milioni di euro (che verrà rimborsato da Friedkin), finalizzato alla sottoscrizione dell'aumento. Ovviamente, non appena avverrà il passaggio delle quote non cambierà solo la proprietà ma anche il Cda della società. Nel totonomi per l'organigramma del board giallorosso è finito anche Andrea Leone, figlio del grande regista Sergio, che però ha smentito dichiarando che la notizia "non corrisponde in alcun modo né a intenzioni né ad accordi reali". La realtà, quella del campo, racconta invece di un'eliminazione dall'Europa League agli ottavi e di un quinto posto in campionato che non possono soddisfare nessuno nonostante Paulo Fonseca parli di "stagione positiva". "Siamo un gruppo con futuro e dobbiamo andare avanti senza depressioni" ha spiegato il tecnico portoghese dopo il ko col Siviglia, ma il capitano della squadra sembra pensarla diversamente. "Se guardiamo questa partita, per fare il salto di qualità manca tanto. Ci dobbiamo fare una domanda in più tutti" è stato lo sfogo di Dzeko, amareggiato dall'ennesima annata conclusa senza titoli. Il bosniaco, sbarcato nella Capitale nel 2015, sognava di vincere qualcosa in giallorosso ma, a 34 anni, sa bene che il tempo ormai scarseggia. I programmi a lunga scadenza di Friedkin, inoltre, non sembrano prevedere investimenti immediati per rinforzare la squadra. A Trigoria si baderà piuttosto a contenere le spese, cercando di abbassare il monte ingaggi. Motivo per cui la permanenza di Dzeko, che guadagna 7,5 milioni netti a stagione fino al 2022, adesso non è più così scontata.
















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