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“Lautaro è un grande”

MERCATO/L’allenatore del Barcellona Setien vorrebbe l’interista, ma anche Fabian Ruiz e Pjanic


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MILANO. "Un calciatore importante, un grandissimo giocatore, e il Barcellona è sempre interessato ai grandi giocatori". L'allenatore del Barcellona Quique Setien torna a parlare di Lautaro Martinez e lo fa in un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, senza nascondere l'apprezzamento per il numero 10 dell'Inter, obiettivo di mercato blaugrana. "Lui con Messi? Bisognerà chiederlo a Leo - sorride Setien - scherzi a parte, tutti i buoni giocatori possono attirare l’interesse del Barcellona, questo è chiaro. Così come è vero che per tanti calciatori il fatto di poter giocare con Messi rappresenta un incentivo enorme". I fari del Barcellona sulla Serie A non si limitano però a Lautaro. A centrocampo Setien non nasconde il gradimento per Fabian Ruiz: "Sono stato con lui un anno al Betis e fu sufficiente per dimostrare che era un grandissimo calciatore, di livello straordinario, aveva un potenziale enorme e lo tirò fuori molto rapidamente - dice del centrocampista del Napoli - con me era a suo agio perché l’ho messo in un contesto calcistico che gli ha fatto bene". Pensiero netto sull'ipotesi di scambio Pjanic-Arthur con la Juve: "Pjanic è un altro ottimo giocatore. Parlo molto spesso con i miei dirigenti e nessuno mi ha mai detto nulla al proposito. Tra l’altro Arthur ha dichiarato già due volte che vuole restare al Barça e lo capisco perfettamente, al suo posto la penserei come lui. Non lascerei una squadra come questa". Setien ha parlato anche del futuro di Messi. "Non andrà via - rassicura - Messi e il Barcellona saranno sempre uniti. Leo è al Barça da vent’anni e nessuno potrebbe spiegarsi una situazione di rottura. Turbolenze? Certe cose succedono in club tanto grandi. Nella relazione tra Messi e il Barcellona c’è grande sentimento, qualcosa che va oltre i soldi e gli interessi". Estendendo lo sguardo al calcio che verrà dopo l'emergenza sanitaria, Setien è sicuro che "la stragrande maggioranza delle società dovrà riadattare i propri budget. Le grandi quantità di denaro che ultimamente si stavano pagando per i giocatori non saranno più plausibili, almeno a breve termine". Come i 222 milioni pagati dal PSG al Barcellona per Neymar nel 2017: "Non penso che ci sia qualcuno disposto a spendere tanto. Il calcio viveva a un ritmo fuori controllo. Oggi parlare di mercato è azzardato". Come la Serie A, anche la Liga non ha una data ufficiale per la ripresa del campionato: "Il desiderio di tutti è ricominciare e ci stiamo preparando - ammette l'allenatore del Barcellona - la situazione non è semplice. Il cuore spinge verso il ritorno in campo, la salute deve restare la priorità poi c'è l'economia, questa crisi ha colpito duro. La prossima settimana partirà la prima fase di allenamenti, che sarà completamente individuale". Con un pensiero sul ritorno degli ottavi di Champions League contro il Napoli: "Oggi è una cosa parcheggiata, troppo lontana. Mi piacerebbe tanto poter arrivare a pensare a quella partita perché significherebbe che le cose vanno bene".

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