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Lazio assente a Bologna

BIANCOAZZURRI SCARICHI, MIHAJLOVIC CHIUDE BENE SETTE GIORNI DIFFICILI



IL BOLOGNA SCACCIA i venti di crisi, uscendo con una prova convincente e 3 punti da una settimana delicatissima. I rossoblù calano il tris con Barrow, Theate e Hickey, al cospetto di una Lazio senza Immobile che si conferma dipendente dal suo numero 17: 16 punti nelle ultime 14 gare senza il numero 17, media salvezza. In casa Bologna, i 12 gol e il solo punto incassato nelle tre gare con Inter, Genoa ed Empoli sono costati il posto a Walter Sabatini e una settimana sulla graticola a Mihajlovic. Ma i confronti con società e squadra hanno ricompattato e trasformato un Bologna capace di mettere sotto la Lazio, dominando. L’uno due è a firma Barrow-Theate, che tra il 14' e il 17' trovano i due gol che stendono una Lazio incapace di pungere. L’uno due è tutto loro: sul primo gol, il difensore belga lancia Barrow, che ruba il tempo a Felipe, rientra e con un tiro a giro mette la palla sotto il sette, mettendo a segno il suo secondo gol consecutivo. Tre minuti dopo, il corner è del gambiano, con Theate che sul secondo palo stacca e beffa i tutt’altro che impeccabili Hysaj e Reina. Tutt’altro che impeccabile è la Lazio in generale, che appare scarica dopo il derby vinto e la prestazione di Europa League di giovedì. Senza Immobile, la squadra di Sarri è irriconoscibile: Muriqi ha due occasioni, innescato da Felipe Anderson e Pedro e le spreca sparando su Skorupski, ma in generale i biancocelesti non accendono mai la luce, con Luis Alberto e Milinkovic poco ispirati, e la punta che non finalizza e fatica pure a partecipare alla manovra, incolore. Il Bologna, invece, appare solido come mai prima: merito della difesa a 3 impostata da Mihajlovic, che si affida per la prima volta in campionato dal primo minuto a Soumaoro e Theate, ad affiancare Medel, tra i migliori e capace di guidare il reparto, avviare la manovra e chiudere i pochi buchi che si aprono in un 3-4-1-2 molto coperto. Cambiano atteggiamento i rossoblù, che rinunciano a fare la partita a tutti costi, per stare coperti e ripartire. La tattica funziona alla grande. Sarri prova a cambiare nella ripresa, inserendo Basic e Lazzari, ma è il Bologna che continua a pungere, sfiorando il 3-0 prima con Barrow (sinistro fuori), poi sull’asse Soriano-Arnautovic (colpo di testa alto). A calare il tris, imbeccato dal solito Barrow, è Hickey, con un destro dal limite che buca un colpevole Reina. Nel Bologna, con il nuovo assetto, paiono tutti al posto giusto. Nella Lazio funziona poco o nulla, con Acerbi, nervoso, che fa espellere per reiterate proteste alla mezzora. Il Bologna raggiunge così la Lazio a quota 11 punti.

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